Melanoma, prevenzione e diagnosi precoce armi formidabili

L’APPUNTAMENTO. Si terrà venerdì 5 maggio, alle 18, presso l’Aula 5, Torre 7 dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII l’incontro/convegno «Attenti al melanoma! Ne va della pelle».

Il pubblico può partecipare in presenza o in diretta streaming attraverso i canali delle strutture che compongono il progetto «Insieme sui può. Insieme funziona – 2023». Questo è il terzo appuntamento del progetto sostenuto da sei associazioni di volontariato e una struttura sanitaria privata e si tiene in occasione del Melanoma Day 2023.

«Insieme si può. Insieme funziona – 2023» prosegue il lavoro svolto lo scorso anno. Il suo obiettivo è quello di promuovere la cultura della salute sul territorio e favorire prevenzione e diagnosi precoce. Queste sono le armi più potenti contro diverse patologie molto gravi, a cominciare da quelle tumorali. Armi che sono nelle mani delle persone. Si tratta di spiegare loro che esistono, come funzionano e quando utilizzarle.

L’evento è strutturato in modalità di tavola rotonda. I relatori portano il loro contributo e si confrontano, ognuno con le proprie competenze ed esperienze, per fornire al pubblico una visione di insieme di un argomento. Il Melanoma, delicato e complesso.

Intorno al tavolo, oltre agli specialisti, siederanno una psicologa, un pubblico amministratore e un paziente. Perché il cancro non è un problema solo sanitario e solo medico. E non è neppure un problema solo privato ma incide sulla comunità e sulla società. Il suo impatto sulla dimensione umana e psicologica di chi ne è colpito e delle persone che gli vivono a fianco è forte. Dopo una diagnosi di cancro, nell’anima di una persona e nella sua famiglia, nulla sarà più come prima.

Il melanoma è uno dei principali tumori che insorgono in giovane età e costituisce in Italia attualmente il 3° tumore più frequente nei due sessi al di sotto dei 50 anni. Siamo di fronte ad uno dei tumori maligni più pericolosi e insidiosi anche se non è il più diffuso tra quelli della pelle. E se è vero che oggi la sopravvivenza a cinque anni di distanza dalla diagnosi è del 91% negli uomini e del 93% delle donne, è altrettanto vero che questo è dovuto soprattutto alle aumentate capacità di diagnosi precoce. È la diagnosi precoce insieme ai passi da gigante della scienza e della medicina che permette oggi di vivere a 169.000 persone dopo una diagnosi di melanoma (80.100 uomini e 89.800 donne).

Le quattro azioni chiave

«Cancro pericoloso e insidioso; cancro in crescita; cancro che può essere curato se diagnosticato in modo precoce; cancro che può essere prevenuto»: attorno a queste quattro affermazioni si articolano le attività che il progetto “Insieme si può. Insieme funziona – 2023” mette in campo in occasione del suo terzo appuntamento. Sono molte, articolate e con obiettivi chiari: informazione, sensibilizzazione, diagnosi precoce.

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