La salute / Bergamo Città
Sabato 06 Dicembre 2025
Tumore al seno, l’’Intelligenza Artificiale
nuovo alleato
L’APPLICAZIONE. In Humanitas Gavazzeni un software integrato nei mammografi consente percorsi diagnostici ancora più sicuri.
Medici e tecnici di Radiologia di Humanitas Gavazzeni, Castelli e Medical Care di via Camozzi a Bergamo hanno oggi un nuovo potente strumento per elevare il livello qualitativo e diagnostico degli esami mammografici: l’Intelligenza Artificiale.
Negli apparecchi radiologici utilizzati per eseguire tali test è stato infatti integrato un nuovo software “smart” che aiuta gli specialisti ad individuare carcinomi mammari. La dottoressa Cinzia Monti, radiologa responsabile del servizio in Humanitas Gavazzeni e Castelli, spiega come: «Il programma valuta automaticamente la densità mammaria secondo standard riconosciuti (o categorie riconosciute), consentendo di sottoporre la donna ad ulteriori accertamenti (come previsto dalle nuove linee guida EUSOBI) non solo con l’esame ecografico, ma anche con una risonanza magnetica che riduce i limiti della mammografia nelle mammelle molto dense».
«Grazie all’IA già durante l’esecuzione degli esami riceviamo indicazioni puntuali sul posizionamento, la qualità della proiezione e la necessità di eventuali aggiustamenti. Questo evita immagini subottimali e quindi la ripetizione dell’esame. Oggi l’Intelligenza Artificiale riduce le variabili dovute alle modalità di acquisizione delle immagini»
Un supporto che inizia già durante l’esame: il tecnico di Radiologia riceve un feedback immediato sulla qualità delle immagini prodotte, consentendo di avere esami di qualità, secondo gli standard europei, migliorando il comfort della paziente e agevolando il lavoro di refertazione del medico radiologo.
«Grazie all’IA – prosegue la Monti – già durante l’esecuzione degli esami riceviamo indicazioni puntuali sul posizionamento, la qualità della proiezione e la necessità di eventuali aggiustamenti. Questo evita immagini subottimali e quindi la ripetizione dell’esame. Oggi l’Intelligenza Artificiale riduce le variabili dovute alle modalità di acquisizione delle immagini».
La piattaforma offre inoltre funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di affiancare i radiologi nell’individuare lesioni mammarie favorendo diagnosi sempre più precise e tempestive. La tecnologia a supporto dello specialista quindi, non il contrario. È questo un tema fondamentale che sottolinea la dottoressa: «L’IA non sostituisce la competenza umana, ma la potenzia: il radiologo continua a leggere, verificare reperti sospetti e assumere decisioni cliniche, ma con un supporto algoritmico che riduce il margine d’errore e rende più omogenea la qualità degli esami. Con il nuovo software “intelligente” integrato nei nostri mammografi puntiamo a percorsi diagnostici più sicuri, snelli e standardizzati».
I dati
In Italia si stimano ogni anno circa 55.000 nuovi casi di carcinoma mammario e oltre 925.000 donne convivono con una diagnosi pregressa. La sopravvivenza a 5 anni è pari all’87 %, con valori più alti quando la malattia viene individuata in fase iniziale: la diagnosi tempestiva resta dunque l’arma più efficace. L’adozione dell’IA nei protocolli diagnostici - avviata nelle strutture Humanitas di Milano e ora estesa a quelle di Bergamo - segna un salto di qualità nella capacità di individuare lesioni in fase iniziale, ottimizzare i flussi clinici, ridurre le ripetizioni e migliorare l’uniformità dei referti.
La collaborazione virtuosa tra esperienza medica e supporto algoritmico rappresenta un modello sostenibile per il futuro della diagnostica senologica: amplifica l’efficacia degli screening, accelera il percorso verso la diagnosi definitiva e favorisce una medicina sempre più tempestiva e personalizzata. Humanitas Gavazzeni conferma così il suo impegno costante nella lotta contro il tumore della mammella, mettendo la tecnologia al servizio della salute delle donne.
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