Addio al volontario Marino Mariani. Treviglio proclama il lutto cittadino

I funerali. Marino Mariani aveva 63 anni: impegnato in diverse realtà cittadine. Giovedì 26 gennaio alle 14 l’ultimo saluto in santuario.

Non c’è trevigliese che non abbia conosciuto Marino Mariani, del quale si celebrano giovedì in santuario (alle 14) i funerali, essendo deceduto martedì: non è un’esagerazione affermarlo, poiché Mariani, 63 anni, si è occupato di ogni realtà cittadina. In sua memoria, e a dimostrazione di quanto sia stato prezioso il suo impegno cittadino e anche per esprimere vicinanza alla famiglia, è stato proclamato dal Comune, per oggi, giorno del funerale, il lutto cittadino.

Mariani è stato dipendente comunale con ruolo di responsabilità nel settore manutenzioni, alpino onnipresente in ogni manifestazione e necessità, volontario nell’associazionismo e nel terzo settore, ex sindacalista Cisl, impegnato nella Pro loco e in azioni di solidarietà.

Non c’è trevigliese che non lo abbia conosciuto. Marino Mariani si è occupato di ogni realtà cittadina

Sempre disponibile per persone e per la città con donazione di sé nel servizio svolto con entusiasmo. Si è spento l’altro ieri lasciando un commosso ricordo. A esprimere il dolore dell’amministrazione comunale e della città ha provveduto con un messaggio. Il capogruppo degli alpini Dario Robecchi ne sottolinea «la grave perdita. Figlio di papà marchigiano emigrante in Belgio e di mamma trevigliese, era nato a Charleroi; da bambino si era trasferito con la famiglia a Treviglio in via dei Facchetti, dove, con la moglie Debora De Capitani e due figlie amatissime, Chiara e Alice, ha vissuto intensamente. Da dipendente comunale si è rivelato un addetto qualificato al quale facevano riferimento come caposquadra, responsabilità e qualità di servizio: per trent’anni è stato un propositore e trascinatore dalla manutenzione delle proprietà comunali a quella del PalaFacchetti».

Giovedì 26 gennaio alle 14 l’ultimo saluto in santuario

Analogo impegno ha tenuto in tante altre attività. Oltre alle già menzionate, si ricordano quelle In Legambiente, nel Sot, il sodalizio ex oratoriano attivo nel settore della solidarietà cittadina, nell’Orsa, quale allenatore di calcio, nella Cisl Funzione pubblica a Lodi, sempre con sorriso e ardore. La «stella» del suo attivismo extralavorativo resta il gruppo alpini, dove ha brillato per continuità di guida operosa fra gli ex commilitoni e del quale è stato capogruppo dal 2012 al 2015,continuando poi a restare nel direttivo. Tutti ne hanno un ricordo splendido: «Era un innovatore», racconta l’ex sindaco Graziano Bellagente, pure alpino, riferendosi all’impegno costante alle feste e iniziative al Roccolo, dove coniugava la qualità della «penna nera» alle attenzioni generose e di aiuto nel bisogno. Lascia nel dolore, oltre a moglie e figlie, la mamma, un fratello e il nipotino Lorenzo.

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