Caravaggio piange l’architetto Ziglioli : una vita spesa per la sua comunità

Il lutto.Storico amministratore comunale, firmò importanti progetti artistici e sociali anche per il Sud del Mondo.

È stato uno dei principali e stimati personaggi di Caravaggio, noto anche per avere presieduto anni fa l’ospedale consorziale di Treviglio-Caravaggio ed essere stato un valido studioso di storia locale e di arte. L’architetto Paolo Ziglioli è deceduto il giorno dell’Immacolata a 86 anni, lasciando nel dolore la moglie Maddalena, le figlie Maria Grazia, Sara e Silvia e i nipoti. Gli amici della «Libertas» di Caravaggio lo hanno ricordato, con la lettura di un accorato testo di memoria nella parrocchiale (da parte del maestro Carminati) durante i funerali presieduti dal parroco monsignor Giansante Fusar Imperatore, presenti molti concittadini.

Nel commosso ricordo sono emersi tanti suoi esemplari aspetti. Fu uomo di fiducia di molti parroci della Bassa, membro del Consiglio pastorale parrocchiale e dell’Azione Cattolica, personaggio poliedrico di una generazione dedita all’impegno cristiano verso gli altri, nel segno della condivisione. La sua attività si è svolta tra impegno familiare, sociale, lavorativo e professionale, distinguendosi per dedizione con i fratelli Giuseppe e Salvatore ma soprattutto con il fratello monsignor Roberto, a lungo rettore del Santuario. Fra i molti e preziosi libri di Paolo e Roberto, «Le chiese di Roma» con attenzione speciale ai tanti caravaggini. Come architetto progettò importanti realizzazioni: ricordiamo il bel centro di spiritualità del santuario e la chiesa santuario della Madonna di Caravaggio a Tabaka, in Kenia. Ha progettato e realizzato, anche con l’apporto di imprese caravaggine, alloggi per famiglie povere ad Haiti, ha restaurato e conservato la facciata e ripristinato due cappelle della parrocchiale, nonché la torre di Mozzanica. Sul piano amministrativo è stato assessore con incarichi di fiducia e di rilievo, per più mandati, nella giunta presieduta dal sindaco senatore Angelo Castelli. Uomo semplice, riservato, colto, ricco di fede, innamorato della famiglia e della sua terra, lascia la testimonianza di una costante scelta di dedizione, che resta nella memoria riconoscente dei caravaggini, dei trevigliesi e di tantissimi cittadini della Bassa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA