Delitto in azienda, si indaga sul movente. I vicini del pensionato arrestato: «Eccentrico, ma mai violento»

L’omicidio di Casale Cremasco. Domenico Gottardelli, pensionato di 78 anni di Covo, è stato arrestato mercoledì per aver sparato all’imprenditore Fausto Gozzini. Non era sposato e abitava da solo. La sua curiosa auto d’epoca attirava gli sguardi.

Un tipo sopra le righe, che girava alla guida della sua fidata Citroen Dyane anni ’70 con stampata la propria fotografia sulle fiancate, vestendo spesso in modo eccentrico. Mai prima di ieri aveva fatto del male a qualcuno. Così viene ricordato Domenico Gottardelli, il pensionato di 78 anni di Covo, che mercoledì mattina ha ucciso con un colpo di fucile l’imprenditore Fausto Gozzini.

Ieri nessuno dei vicini di casa interpellati riusciva a capacitarsi del gesto di quell’uomo apparso schivo ma gentile. Gottardelli prima del pensionamento aveva lavorato come artigiano idraulico, rimanendo per qualche anno saltuariamente nel giro, preferendo però soggiorni duraturi di vacanza in Tunisia. Il pensionato non è sposato e vive da solo nel suo appartamento di via Trieste 5, al piano terra di un’ala della corte, che conta diverse abitazioni, per lo più affittate a stranieri. Da qui ieri mattina il 78enne è partito con la sua auto d’epoca e il fucile, dirigendosi verso Casale Cremasco: qui ha aperto il fuoco contro l’imprenditore per motivi al vaglio degli inquirenti.

I vicini di casa descrivono Gottardelli come una persona estremamente tranquilla: «Ci salutavamo quando lo incontravamo nulla di più – hanno fatto sapere – ma poi se c’era bisogno di qualcosa, la collaborazione era reciproca. Mai ci saremmo immaginati che un soggetto del genere potesse avere la capacità di uccidere una persona». Domenico Gottardelli anni fa era stato sottoposto a un trapianto di fegato: ora gode di buona salute.

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A Covo, ma in un’altra zona del paese, abitano due suoi fratelli e i nipoti, uno dei quali ieri pomeriggio ha aperto la porta di casa dello zio a due carabinieri, che hanno prelevato un borsone con alcuni oggetti forse utili alle indagini: «Non chiedetemi nulla – ha detto il nipote -, non me la sento di parlare, cercate di capire».

Chi parla è invece Dario Tirloni, uno dei vicini: «Da parecchio tempo conosco il signor Domenico e la sua eccentricità ha sempre strappato un sorriso non solo a me, ma a tanti del paese. È una persona a modo, con la quale non abbiamo avuto alcun tipo di problema, ma mai avrei pensato che un tipo come lui potesse armarsi e uccidere». Dello stesso avviso la titolare del panificio di via Trieste, la cui abitazione si trova nello stesso cortile di Domenico Gottardelli: «È un mio cliente e un vicino, con il quale c’erano normali rapporti di vicinato, senza troppa confidenza. Comunque una brava persona».

Il sindaco di Covo, Andrea Capelletti, ha osservato: «È una notizia che indubbiamente ha scosso tutta la nostra comunità. Non conosco personalmente Domenico Gottardelli e non voglio commentare l’accaduto: dico solo che il silenzio ora è la forma migliore per rispettare il dolore delle due famiglie coinvolte in questa tragica vicenda».

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