Il turismo di pianura è in crescita: «Per il futuro si pensi ai pernottamenti»

Il fenomeno. In aumento i visitatori tra borghi, castelli e mostre. «Tra le idee anche pacchetti per la notte con il noleggio di bici».

Ben consapevole di non poter offrire scorci e ospitalità delle valli, anche la Bassa bergamasca sta rivalutando un turismo «a misura di pianura», cercando di valorizzare un po’ in tutte le stagioni quel che di bello comunque esiste nel vasto territorio racchiuso tra l’Adda e l’Oglio e tra la Francesca e il Cremasco: castelli e borghi storici, ma anche luoghi di culto, che nelle recenti festività natalizie hanno richiamato visitatori anche da fuori. Numeri ben diversi da altre zone della nostra provincia, ma che sono anche distanti da quelli di decenni fa, quando l’idea di proporre una turismo anche «mordi e fuggi», di una o due giornate, nella pianura bergamasca era impensabile e soprattutto impensato.

Di strada comunque ce n’è ancora da fare, come conferma l’ex sindaco di Pagazzano (località che tra l’altro ospita uno dei castelli meglio conservati della zona) e presidente di Pianura da scoprire, Raffaele Moriggi: «Credo che per le festività di fine anno ci dobbiamo ancora organizzare al meglio e, per il futuro, riuscire a concordare insieme degli appuntamenti che possano essere i più coordinati possibili e che, allo stesso tempo, riescano a essere anche innovativi. Un primo passo, a cui stiamo pensando, potrebbe essere quello di prolungare il programma autunnale delle aperture dei castelli fino alle festività di fine anno, con dei pacchetti che possano comprendere anche il pernottamento e il noleggio di alcune biciclette per immergersi in percorsi ciclabili organizzati che possano permettere a ogni turista di visitare le varie realtà in totale sicurezza e tranquillità. Sarebbe sicuramente una bella vetrina, ma anche un importante impegno per le associazioni e i volontari che gestiscono le aperture dei siti coinvolti – prosegue Moriggi –. I tour virtuali inclusivi, che abbiamo iniziato a realizzare su alcune realtà, e la nuova collaborazione con il mensile Orobie per la promozione degli itinerari ciclabili del parco cicloturistico, potrebbero agevolare e rendere un immagine ancora migliore del nostro territorio anche durante le festività natalizie, ma anche agevolare l’impegno dei volontari e rendere innovative queste ulteriori e straordinarie aperture».

Anche secondo Giorgio Zordan, presidente della Pro loco di Treviglio, la pianura ha grandi potenzialità di attrazione turistica: «Si parla senza dubbio di un tipo di turismo molto diverso da altre zone, ma il richiamo, rispetto a decenni fa, è molto alto: anni addietro era impensabile che qualcuno venisse da noi per una visita di tipo turistico in centro. Con il passare degli anni sono state anche potenziate le offerte, a partire dal museo verticale nel campanile, oltre alle visite guidate. Credo che grande potenziale l’abbia anche il Polittico e che la sua nuova localizzazione in una sala ad hoc all’interno della basilica di San Martino, e non più nella navata (i lavori sono iniziati in questi giorni con la chiusura della chiesa, ndr), possa favorirne ancor di più la fruizione, visto che è un’opera d’arte per la quale arrivano i turisti anche da fuori città. In queste festività natalizie le varie iniziative organizzate in centro hanno richiamato migliaia di persone anche da fuori città, soprattutto in piazza Setti: del resto la zona della pianura è densamente popolata e la gente non manca. I turisti da fuori provincia arrivano invece perlopiù in estate, quando vengono organizzate le visite guidate nei territori, tra castelli, borghi e santuari: in particolare i pellegrini con gli autobus sono davvero tanti e fanno tappa al Santuario di Caravaggio e a quello di Treviglio nella stessa giornata».

Analogo fermento anche in un’altra zona della pianura, dove pure l’incremento di visitatori e turisti è evidente: a Martinengo la Pro loco organizza regolarmente iniziative che richiamano persone ben oltre i confini del paese. «Per noi il 2022 è stato un anno di grande successo – spiega il presidente Luca Plebani –, soprattutto per la mostra di Andy Warhol, che ha richiamato visitatori ben oltre la provincia e la regione, molti da Milano e da Brescia, con 2.500 persone in tutto, più della mostra del 2021 su Salvador Dalì. Tanto che anche quest’anno riproporremo una mostra di analogo livello. E ripeteremo anche la mostra aerospaziale, puntando sulla fantascienza, e alla mostra sui fumetti “MartinComics”, che diventerà un appuntamento fisso. Il tutto all’interno del Filandone, struttura che già di per sé è un’opera d’arte e di architettura: è come ospitare una mostra in una mostra. Il nostro territorio è ricco di queste potenzialità ed è positivo poterle valorizzare: del resto, la risposta non manca».

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