«La caldaia sarà riparata», Valois rassicura l’Archimede

Treviglio. Il consigliere di Via Tasso: «Martedì la sostituzione del generatore guasto». Stanziati 80mila euro per rivedere l’impianto dell’Istituto scolastico.

Per porre rimedio al malfunzionamento dell’impianto termico dell’Istituto superiore statale Archimede di Treviglio, che rendeva fredde alcune aule, la Provincia di Bergamo anticiperà il programmato intervento risolutore avviando dal 27 dicembre la sostituzione di uno dei due generatori della caldaia. Ad annunciarlo, ieri, è stato Umberto Valois, consigliere provinciale delegato alla Gestione del patrimonio edilizio e pianificazione scolastica, durante il sopralluogo alla scuola trevigliese dove lo scorso 13 dicembre c’era stato lo sciopero degli studenti in segno di protesta contro l’inefficiente sistema di riscaldamento.

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A essere interessate dal malfunzionamento erano state 5 classi poste al primo piano dell’edificio scolastico. Un inconveniente al quale i tecnici della ditta che per la Provincia provvede alla manutenzione avevano posto rimedio, come spiegato da Valois: «L’emergenza era stata causata da una rottura multipla delle tubazioni che ha generato l’abbassamento della temperatura e quindi il raffreddamento degli spazi scolastici. Non ci siamo però fermati su questa verifica e abbiamo riscontrato che due delle tre caldaie non funzionano correttamente. Da qui la decisione della Provincia di Bergamo di stanziare 80mila euro e anticipare quanto programmato, sostituendo da subito il primo generatore e fare lo stesso, al massimo entro aprile, per il secondo».

Valois ha aggiunto: «Si tratta di uno sforzo importante da parte della Provincia, nonostante le problematiche che hanno interessato l’ente dopo la riforma per quanto riguarda le risorse finanziarie. Abbiamo problemi con diverse scuole, i cui interventi di manutenzione non si riescono a programmare in maniera puntuale. Comunque, la Provincia c’è e l’intervento a Treviglio lo dimostra».

Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica, Chiara Pardi: «Ringraziamo per l’attenzione, anche nella consapevolezza delle difficoltà in cui si muove la Provincia. L’attenzione alla cura e alla qualità degli spazi va molto oltre quello che si fa nella lezione scolastica: per quanto riguarda la presa di posizione degli studenti, vedere che c’è un ascolto, una visita, da parte del delegato provinciale è positivo perché fa sentire utili e protagonisti i ragazzi».

Francesco Rossetti, uno degli organizzatori dello sciopero insieme agli altri tre rappresentanti di istituto, ha affermato: «Siamo contenti di quanto abbiamo fatto con la nostra protesta, servita a porre in risalto la questione e allo stesso tempo compiaciuti per avere ottenuto dalla Provincia attenzione e risoluzione al problema».

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