Ultimatum a vuoto, denunce in arrivo per i tiratori di sassi

Cavernago. L’azione dei Comune nei confronti di sette ragazzi autori di danneggiamenti ad auto ed edifici. Il sindaco: messaggio inascoltato.

Una denuncia contro ignoti per violazione della proprietà privata e per danneggiamento di beni pubblici e privati. È quella che, nei prossimi giorni, verrà depositata all Procura della Repubblica nei confronti dei sette ragazzi che a Cavernago, nei giorni antecedenti le festività di Halloween, si sono resi colpevoli di una serie di atti vandalici.

Durante i raid i giovani hanno mandato in frantumi a sassate i finestrini di alcune auto, abitazioni e i vetri di capannoni. Inoltre hanno danneggiato irrimediabilmente anche la colonnina che custodisce il defibrillatore semiautomatico. Proprio a seguito delle continue segnalazioni di danneggiamenti il sindaco Giuseppe Togni ha lanciato un ultimatum chiedendo agli autori dei vandalismi di farsi avanti e assumersi la responsabilità delle loro azioni. Dopo 48 ore, in caso di silenzio, l’amministrazione avrebbe sporto denuncia. E così è stato.

Va evidenziato che durante i vari raid i giovani sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del Comune, quindi non sarà troppo complicato risalire alle identità dei danneggiatori.

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«Stiamo predisponendo la denuncia - spiega Togni - che, entro la fine di questa settimana, andremo a depositare alla Procura della Repubblica. In questo ultimo periodo abbiamo proceduto con la raccolta della relativa documentazione fatta di testimonianze, immagini e di filmati girati dalle telecamere di sicurezza». Tra i reati contestati agli autori di questi gesti, anche la violazione di proprietà per essersi introdotti abusivamente all’interno di un capannone.

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«Sicuramente - prosegue il sindaco - resta l’amaro in bocca per quanto accaduto in quanto mi aspettavo quantomeno che, a seguito del mio annuncio, qualcuno si presentasse. La nostra è una piccola comunità dove nessuno vuole puntare il dito contro qualcun altro con il solo scopo di colpevolizzarlo. L’obiettivo era quello di far prendere coscienza a chi ha compiuto questi gesti, della gravità di ciò che ha fatto. Evidentemente questo messaggio non è stato recepito o, forse, chi ha agito si sente padrone di se stesso tanto da poter fare ciò che vuole. È chiaro che continueremo con la nostra opera di controllo e di vigilanza del territorio. Pertanto, chi verrà pizzicato a far danni dovrà pagare».

La notizia che la denuncia verrà predisposta a breve è arrivata in un giorno in cui sono stati segnalati altri danneggiamenti di proprietà pubbliche. Anche se non vi è però la certezza. «Sono stati rinvenuti lungo la via che conduce al castello di Malpaga 4 o 5 lampioncini divelti e - conclude Togni - non è ancora chiaro se si possa trattare di un atto vandalico o se, dato che questa strada è molto frequentata da trattori, potrebbero essere le conseguenze di una manovra errata. Verificheremo».

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