Una reliquia di San Pietro Apostolo per la basilica di San Martino

TREVIGLIO. L’appuntamento con il rito di dedicazione e unzione dell’altare è fissato il 10 novembre, presiederà l’arcivescovo Mario Delpini. Sull’edificio interventi di consolidamento, restauro e rinnovo degli impianti.

Fede, arte e architettura insieme nella visita al c antiere della basilica San Martino di Treviglio, che verrà riaperta il 10 novembre in occasione della Messa serale presieduta dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Una cerimonia caratterizzata dal rito di dedicazione e unzione dell’altare, nel quale sarà inserita una reliquia di San Pietro apostolo: terra della sua tomba, proveniente dal Vaticano.

Pulizia, energia e restauri

La basilica era stata chiusa alla fine del 2022 e nei 10 mesi di cantiere sottoposta a opere di efficientamento energetico, consolidamento strutturale e ripulitura degli affreschi. Dopo l’intervento sulle facciate e le coperture esterne, si è provveduto a collocare un nuovo impianto di riscaldamento ad acqua a pannelli radianti, installato su piattaforme che si trovano sotto le panche: ciò consentirà risparmi sui costi delle utenze e ridurre notevolmente la produzione di anidride carbonica. Rifatti del tutto anche l’impianto elettrico e l’illuminazione a led. L’intervento ha riguardato il restauro degli affreschi, di tutte le parti lignee presenti nella basilica e dell’organo che conta 2.500 canne, il cui intervento non è stato però ancora ultimato.

Lo spettacolo del polittico

Fiore all’occhiello sarà come sempre il polittico di Zenale e Butinone, ora smontato e in attesa che venga posizionato nella nuova sala museale, pronta a febbraio: in precedenza era alla destra dell’altare, a coprire un muro con l’affresco di Santa Apollonia, per il quale la Sovrintendenza sta decidendo il restauro. Mercoledì 8 novembre alle 18, all’auditorium della Cassa Rurale, ci sarà un convegno sul valore sociale dell’arte.

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