Appello dei Lincei, per evitare le frane 'serve un cambiamento culturale'

"La resilienza alle frane non può basarsi esclusivamente su conoscenze tecniche , capacità tecnologiche e organizzazione : serve un cambiamento culturale che coinvolga la popolazione e i decisori politici ". È questo l'appello dell'Accademia Nazionale dei Lincei, proprio mentre in questi giorni eventi di questo tipo stanno interessando diverse parti d'Italia a partire dal Cadore , dove una nuova frana ha reso difficile l'accesso a Cortina.

Il documento, stilato a seguito del convegno sul tema organizzato a Roma il 5 giugno scorso, mette in evidenza le criticità ancora presenti . "Sebbene le conoscenze e le capacità previsionali siano migliorate, la conoscenza dei fenomeni franosi resta incompleta . Un ostacolo - si legge nel rapporto - è la mancanza di una mappatura sistematica e omogenea delle frane, fondamentale per sviluppare modelli previsionali affidabili e per una pianificazione informata ".

Gli autori del documento portano come esempio gli eventi del maggio 2023 in Emilia-Romagna , quando si registrarono oltre 80mila frane in 6mila chilometri quadrati, molte  zone che fino a quel momento non erano state identificate come instabili.

Per migliorare la capacità di difendere territorio e popolazione dalle frane, i passi da fare evidenziati nel rapporto sono ancora molti : dalla necessità di riconoscere e mappare le frane subito dopo che sono avvenute a quella di sfruttare tutte le tecnologie disponibili, come quelle satellitari , dal miglioramento del monitoraggio fino al finanziamento delle strutture necessarie e all'inserimento di nuovo personale qualificato .

© RIPRODUZIONE RISERVATA