«Setting the pace»: Joe Lovano detta il ritmo di Bergamo Jazz 2025

L’INTERVISTA. Il grande sassofonista statunitense presenta il programma del festival: «Celebriamo Miles Davis e John Coltrane, ma soprattutto il presente della musica jazz».

Bergamo

Si intitola «Setting the Pace», ovvero dettare il ritmo, la nuova edizione di Bergamo Jazz Festival, che tornerà la prossima primavera con un programma ricco di novità e ospiti internazionali. Il titolo, spiega il direttore artistico Joe Lovano, riflette l’essenza stessa del jazz: la capacità di guardare avanti, restando ancorati alle radici.

Da Duke Ellington a Miles Davis: i maestri che hanno «dato il passo»

«Fin dalle origini — racconta Lovano — nel jazz ci sono stati musicisti che hanno dato il passo, tracciando un solco per tutte le generazioni successive. Da Duke Ellington a Louis Armstrong, fino a Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis e John Coltrane: ognuno ha preso ispirazione dai maestri precedenti e ha a sua volta influenzato il futuro». Il focus del festival, continua Lovano, è proprio la storia del jazz e il modo in cui questa musica si è evoluta nel tempo, restando sempre viva e in dialogo con il presente.

Miles Davis e John Coltrane: creatività senza tempo

Quest’anno il festival celebra due figure centrali, Miles Davis e John Coltrane, nel centenario della loro musica. «Rappresentano la capacità di essere sempre creativi, di costruire musica dentro la musica», spiega Lovano. «Pensando a loro due, e al modo in cui hanno saputo dettare il ritmo del cambiamento, mi è venuto naturale il titolo Setting the Pace. Non ho dovuto nemmeno pensarci troppo».

Il presente come ritmo comune

Lovano sottolinea un filo conduttore che lega le ultime edizioni del festival: «Il primo l’ho chiamato In the Moment of Now, il secondo Sounds of Joy. Tutti e tre i titoli parlano dell’adesso, del momento presente, che è sempre il più importante». Anche in Setting the Pace, la riflessione rimane la stessa: vivere il jazz nel presente, celebrando l’improvvisazione come linguaggio di libertà e come spazio di gioia. «Coltrane e Davis suonavano nel momento, nei suoni della felicità e della gioia — conclude Lovano — e questo è il filone che unisce tutti i festival fino ad oggi».

Tic Tac. Joe Lovano racconta il nuovo programma di Bergamo Jazz 2025. Video di Roberto Vitali

© RIPRODUZIONE RISERVATA