Frontale sulla litoranea, geometra di 77 anni muore dopo otto giorni

PREDORE. L’incidente giovedì 21, Adriano Ghirardelli era stato trasportato in elicottero al «Papa Giovanni» e ricoverato in Terapia intensiva. Lascia la moglie e il figlio, funerali da stabilire.

Comunità di Predore in lutto per la morte del concittadino Adriano Ghirardelli di 77 anni. Le gravi ferite riportate nello scontro frontale di giovedì 21 dicembre sono state per lui letali. Il noto geometra, dopo otto giorni di terapia intensiva, è spirato nel tardo pomeriggio di mercoledì al «Papa Giovanni XXIII», dove era stato trasportato in codice rosso con l’elicottero. Alla guida della sua Volkswagen T-Roc stava rientrando a casa dall’ospedale di Bergamo dove era stato per un controllo.

La dinamica dell’incidente

Erano circa le 15.30 e si trovava a pochi chilometri dalla sua abitazione, quando a Sarnico, prima di imboccare la semicurva nei pressi di Villa Surre, si è trovato sulla sua corsia di marcia una Mercedes Classe A che proveniva da Predore, alla cui guida c’era una ragazza di 23 anni di Credaro. Per l’impatto l’auto di Ghirardelli è finita sul muretto laterale e per estrarre i feriti sono intervenuti i Vigili del fuoco di Bergamo e Chiari. La ragazza è stata ricoverata ai Civili di Brescia e sembra essere già rientrata all’abitazione di Credaro. I sanitari si sono resi subito conto delle condizioni disperate di Ghirardelli, che aveva riportato un grande trauma toracico e una serie di fratture. Ricoverato in terapia intensiva, è morto dopo otto giorni.

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Chi era Adriano Ghirardelli

Lascia nel dolore la moglie Vittoria, il figlio Gaetano di 36 anni, il fratello Mario di 92 anni, primo dei quattro fratelli, i figli della seconda moglie Mena, Laura Bettoni e Sergio, suo stretto collaboratore, e i nove nipoti. «Mio zio era il pilastro di tutta la famiglia Ghirardelli. Quando c’erano problemi, lui li risolveva consigliandoci la cosa giusta da fare. Per me era un secondo padre» dice addolorato il nipote Emanuele Ghirardelli, operatore ecologico nel Comune di Vigolo, cosa di «cui mio zio andava fiero», aggiunge. La notizia della sua morte è subito corsa per Predore e i paesi vicini, dove era molto conosciuto per la professione di geometra e per il carattere bonario, che cercava sempre di trovare un giusto equilibrio nelle varie situazioni che doveva dipanare. «Era molto cocciuto, ma è la persona più buona che abbia mai conosciuto», ricorda il suo figlioccio Sergio. Ghirardelli era anche noto per la sua passione civica che nel corso di quarant’anni lo ha portato ad essere consigliere comunale, assessore e vicesindaco di Predore.

«Lo ha sempre fatto difendendo con piglio deciso le proprie idee e dimostrando un’innata bonomia e uno spiccato senso dell’umorismo non solo verso gli amici, ma anche nei confronti degli avversari», ricorda il sindaco Paolo Bertazzoli, sottolineando che «la lotta politica non intaccava mai i rapporti personali con coloro che non la pensavano come lui, un suo grande pregio».

Intanto sono ancora in corso le indagini dei carabinieri di Sarnico intervenuti sul posto per verificare la dinamica dell’incidente che per quasi tre ore ha mandato in tilt il traffico sulla Sebina Occidentale.

Il feretro con la salma di Ghirardelli avrebbe dovuto raggiungere l’abitazione di Predore di via Campitino nella mattinata di giovedì, ma nel frattempo è giunta la richiesta del magistrato di effettuare sul corpo l’autopsia per tutte le verifiche del caso. Solo nei prossimi giorni verrà stabilita la data dei funerali.

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