Nel golfo del Tigullio il raduno nautico dedicato all’ingegner Riva

MEMORIE. Il Tributo, promosso dall’Associazione «Riva Society Tigullio» legata alla Riva Historical Society, si terrà dal 25 al 28 maggio. In scena una sessantina di partecipanti con gli storici motoscafi ideati dall’imprenditore di Sarnico.

Nel solco del ricordo dell’imprenditore di Sarnico Carlo Riva, leggenda della nautica mondiale, scomparso nel 2017 a 95 anni, il golfo del Tigullio ospiterà la quinta edizione del «Tributo a Carlo Riva». Dal 25 al 28 maggio, quattro giorni in cui saranno protagonisti i «motoscafi più belli del mondo», Ariston, Florida, Tritone, Aquarama, simbolo del Made in Italy, barche da diporto degli anni ‘50 e ‘60 che popolano i sogni di tanti appassionati. Ma ci saranno anche piccoli yacht in vetroresina degli anni ‘70 e ‘90. Circa una sessantina i partecipanti provenienti anche dall’estero che potranno ormeggiare i loro «Stradivari del mare» nell’area di Calata del Porto, mentre il servizio ospitalità sarà allestito all’inizio della Calata. Promotrice della manifestazione, sponsorizzata dal Comune di Santa e dal gruppo albergatori, l’Associazione «Riva Society Tigullio», che opera sotto l’egida della Riva Historical Society fondata nel 1998 dal presidente Piero Maria Gibellini e che annovera circa ottocento armatori in tutto il mondo.

Uno scenario d’eccezione

La sede del club ligure è presso lo storico Grand hotel Miramare i cui pontili negli anni della «Dolcevita» erano frequentati dal jet-set internazionale. Qui infatti aveva sede la prima scuola italiana di sci d’acqua di Gigi Figoli, maestro della sportivissima principessa Marina Doria, vincitrice di numerosi premi, e da dal re Hussein di Giordania, come documentano alcune foto dell’archivio di Carlo Riva. «Mi serviva una vetrina raggiungibile in poche ore da Milano per mostrare le qualità marine dei miei runabouts in mogano. Non poteva esserci scenario migliore del Tigullio», raccontava spesso il pioniere della nautica, che a Rapallo ha costruito il primo porto da diporto del Mediterraneo, inaugurato il 26 luglio 1975.

Innovazione come filosofia di vita

«Nelle barche di Carlo Riva si può leggere la grandezza di un uomo che ha fatto dell’innovazione la sua filosofia di vita, un leader concreto e visionario, capace di fare gruppo, di responsabilizzare per far crescere i suoi collaboratori e con loro il Cantiere Riva che ancor oggi a questa filosofia si ispira. Il nostro scopo è infatti quello di conservare questo patrimonio tecnico e culturale, incoraggiando il restauro conservativo nel rispetto dei criteri originali e di promuovere questi raduni che fanno da volano anche al turismo», sottolinea il presidente Gibellini, che quest’anno celebrerà sul lago d’Iseo il 25° di fondazione della RHS che ha sede a Milano. La memoria di Carlo Riva sarà celebrata negli eventi 2023 organizzati da tutti i Riva Club, in particolare il Club tedesco lo scorso aprile ha inaugurato a Duisburg (Land della Renania Settentrionale), sede del Museo della Navigazione fluviale, una mostra fotografica sui Riva del noto fotografo Olaf Tamm. In mostra, fino alla fine di settembre, anche alcuni motoscafi degli armatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA