Punto da un’ape in riva all’Oglio, 68 enne di Castelli Calepio muore tra le braccia della moglie

La tragedia La reazione al veleno dell’insetto è stata fatale per Pietro Antonio Brevi. Era vicino alla diga in compagnia della moglie che ha cercato di soccorrerlo. Il personale medico ha provato invano di rianimarlo.

Punto da un’ape, è morto tra le braccia della moglie per uno shock anafilattico. Pietro Antonio Brevi, 68enne di Castelli Calepio, è scomparso così giovedì all’ora di pranzo, mentre si trovava in riva all’Oglio, sulla sponda bresciana.

L’episodio è accaduto in territorio di Capriolo, a pochi passi dal ponte che sovrasta il fiume e segna il confine tra le province di Bergamo e Brescia. Brevi, nato nel 1953 a Rocca del Colle (Comune soppresso tre anni più tardi, che comprendeva Bagnatica e Brusaporto), viveva a Calepio da decenni insieme alla famiglia. Proprio da qui ieri mattina è partito in auto con la moglie Licia per dirigersi verso Capriolo. Oltrepassato il ponte, ha parcheggiato accanto ad un campo incolto e, sempre con la coniuge, ha raggiunto a piedi una località suggestiva dal punto di vista naturalistico, a pochi metri dall’uscita di un rivolo di fiume dalla diga di Calepio, posta su una delle più note anse dell’Oglio.

La moglie ha chiamato immediatamente il 112 e ha estratto prontamente il pungiglione dell’insetto dal piede del marito. La donna era in linea con gli operatori della centrale Soreu e ha eseguito correttamente il massaggio cardiaco.

Mancavano pochi minuti al mezzogiorno quando è accaduto l’impensabile. Mentre era tra gli alberi a due passi all’acqua, Brevi è stato punto ad un piede da un’ape, tra l’alluce e il secondo dito. Non appena ha avvertito il dolore della puntura, l’uomo si è subito allarmato perché conosceva di essere soggetto a serie conseguenze. Oltre a diverse patologie note, non è chiaro se avesse un’allergia alle api: già in passato, tuttavia, era stato molto male in seguito alla puntura di un insetto. La moglie ha chiamato immediatamente il 112 e ha estratto prontamente il pungiglione dell’insetto dal piede del marito. Le condizioni si sono però aggravate in breve tempo: lo shock gli ha reso difficoltoso il respiro. La donna è stata al suo fianco facendo il possibile: era in linea con gli operatori della centrale Soreu ed è stata guidata nelle manovre di primo soccorso, eseguendo correttamente il massaggio cardiaco.

A nulla sono valsi però i suoi tentativi di salvare la vita al marito, che ha perso conoscenza e non si è più ripreso. Sul posto è giunta un’ambulanza della Croce Rossa di Palazzolo, coadiuvata da un’automedica. Al loro arrivo, i soccorritori hanno tentato di rianimare Brevi, anche con il defibrillatore, ma al medico di turno non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Nel frattempo sul posto è giunta anche la figlia Paola, che si è stretta nel dolore insieme alla madre. Per chiarire la dinamica del fatto sono intervenuti i carabinieri di Capriolo e la polizia locale del paese bresciano.

I soccorritori hanno tentato di rianimare Brevi, anche con il defibrillatore, ma senza successo

Una vita semplice, quella di Brevi, conosciuto dai più come Piero, descritto come una persona riservata, ma gentile e premurosa. Pensionato, viveva a Calepio vicino alla chiesa di San Lorenzo e trascorreva le giornate facendo qualche lavoretto in casa e dedicando il tempo alla famiglia, in particolare alla nipote. Cresciuto in una famiglia numerosa, oltre alla figlia Paola aveva avuto anche un altro figlio, scomparso però nel 2014 all’età di 28 anni. Il corpo di Brevi si trova ora alla Casa del commiato Ruggeri di via Provinciale Valle Calepio. I funerali saranno celebrati domani alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di Calepio e saranno officiati dal parroco don Valerio Vigani. Successivamente, verrà portato al tempio crematorio.

Nel piccolo borgo di Calepio, frazione più a nord di Castelli Calepio, la notizia è giunta come un macigno. Proprio in questi giorni la comunità sta pregando per le condizioni di una madre 39enne e del suo bambino di 4 anni, investiti martedì pomeriggio lungo la Sp 91 mentre andavano all’oratorio. Alla preoccupazione per la loro salute, si è aggiunto ora il dolore per la perdita di un compaesano in un evento casuale che desta stupore e rammarico.

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