Sarnico: addio a Carla e Silverio
I due coniugi insieme sino alla fine

Se ne sono andati insieme, a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Uniti, anche nell’addio. Sarnico perde due figure importanti per la comunità.

Silverio e Carla Polini, marito e moglie, 78 anni lui, 74 lei, sono spirati nella notte fra giovedì e ieri all’ospedale di Iseo, dove da qualche giorno stavano combattendo la loro battaglia contro il coronavirus.

Una coppia unita, e non solo dal cognome: cinquant’anni vissuti insieme, uno a fianco all’altro, nella loro Sarnico. «Sono andato a prenderla fino a Fosio» raccontava scherzando Silverio, di cui amici e parenti ricordano tutti, con enorme affetto, il grande senso dell’umorismo con cui condiva ogni incontro, ogni battuta. La sua vita, e quella della sua famiglia, s’è intrecciata sin dall’inizio con il mondo delle assicurazioni, in particolare con la Reale Mutua: mondo in cui lo ha introdotto, per primo, il padre Pietro, da cui ha ereditato la passione per un lavoro che, per come lo intendeva lui, aveva poco a che fare con cavilli e tecnicismi, molto più - invece - con il contatto diretto e costante con il territorio e i suoi assicurati.

Prima il cliente

«Dal suo ufficio di Sarnico Silverio partiva e suonava il campanello dei nostri clienti - racconta Anna Lena Balducchi, che per oltre 30 anni ha lavorato fianco a fianco con Polini -, perché per lui era fondamentale mettere a punto contratti che potessero rispecchiare in toto le esigenze di chi si trovava di fronte. Era scrupoloso, voleva aiutare tutti, anteponeva sempre al guadagno l’interesse di chi si era rivolto a lui. Basti pensare che una volta, mentre era in vacanza in Brasile, si attaccò al telefono per assistere un assicurato: ci arrivò una bolletta di 900 euro, fece spallucce».

In prima linea

E se Silverio era in prima linea, in ufficio, a casa la moglie Carla si occupava con dedizione completa ai suoi uomini: i figli Alberto e Gianfranco e quel marito che non la lasciava mai sola. Una donna mite Carla, che non ha mai fatto pesare quel lavoro diventato quasi una missione per la sua famiglia, soprattutto dopo che anche i figli hanno deciso di intraprendere le orme di Silverio.«Noi dipendenti abbiamo sempre considerato Silverio la mente della nostra agenzia, e Carla il cuore. Erano unitissimi. Ultimamente avevano anche iniziato a dedicarsi un po’ di più a loro due, a farsi qualche viaggio, spesso in compagnia di amici - spiega Anna Lena -. Stavano proprio pensando di passare qualche giorno di riposo alle terme, dove erano già stati nei mesi scorsi».E se gli amici di Polini ricordano chiaramente la sua passione per la caccia così come per gli orologi, di cui conosceva a menadito storia e meccanismi, c’è l’intera Sarnico a testimoniare la grande generosità della famiglia. Carla e Silverio infatti erano fra i primi sostenitori della cooperativa sociale «Il battello», che dagli Anni ’90 si occupa di persone con disabilità.

L’ultimo regalo

Per la cooperativa la famiglia Polini aveva appena acquistato una scrivania: «Non era nemmeno servito chiedere - dicono proprio dalla cooperativa Battello -. Nel venirci a trovare Silverio aveva visto che la nostra era un po’ vecchiotta, ne ha comprata una nuova di zecca di sua iniziativa».Tutta la comunità di Sarnico si stringe attorno ai figli Alberto e Gianfranco: Carla e Silverio se ne sono andati via insieme, ancora una volta, tenendosi per mano.

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