Turista 20enne tedesca si tuffa e non riemerge: ricerche nel lago

SEBINO . Ventenne tedesca era su un gommone con tre familiari. S’è immersa al largo, nella zona tra Pisogne e la Lucchini di Lovere.

Sono ore di angoscia per una famiglia tedesca in vacanza sul lago d’Iseo. Da venerdì, poco dopo le 20.30, la figlia di 20 anni è dispersa nelle acque del Sebino, tra Pisogne e Lovere.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, la ragazza dal camping Eden di Pisogne, dove il gruppo è alloggiato, ha preso il largo a bordo di un gommone in direzione Lovere. Con lei sul natante c’erano tre familiari. Nelle acque antistanti la Lucchini Rs, tra Lovere e Castro, la ventenne si è buttata in acqua per un bagno. Dopo pochi istanti, però, nessuno dei tre parenti l’ha vista riemergere. I tre hanno così deciso di tornare col gommone verso il camping e da lì lanciare l’allarme.

Sul posto sono sopraggiunte diverse squadre di vigili del fuoco, partite da Darfo, Montisola, Lovere e Brescia. Particolarmente complicate le operazioni per individuare con precisione l’area delle ricerche. Un ostacolo è arrivato anche dalla lingua. Le tre persone che erano in barca con la ventenne sono riuscite a farsi capire con difficoltà. È stato così necessario fare ricorso ad un interprete per poter poi procedere.

Nel luogo dove la ventenne tedesca è stata vista inabissarsi hanno iniziato a operare gli specialisti del soccorso acquatico con due mezzi nautici, inviati dai comandi di Brescia e Bergamo. In azione anche la squadra di sommozzatori arrivati da Milano e i carabinieri di Breno. Nelle prime fasi delle ricerche l’elicottero del 118 di Sondrio, abilitato al volo notturno, ha sorvolato la zona, senza però trovare traccia della ragazza. Il velivolo a tarda sera ha fatto rientro all’elibase della Valtellina.

Intorno alle 23 sono arrivati in aiuto anche quattro sommozzatori volontari di Treviglio. I sub sono stati presi a bordo di un’imbarcazione dei vigili del fuoco e portati nell’area delle ricerche. L’ecoscandaglio dava una profondità di 170 metri per le acque antistanti la Lucchini, profondità ritenuta eccessiva per un intervento da parte dei sub. Così i sommozzatori sono rimasti a bordo dell’imbarcazione (che ha continuato a perlustrare l’area), pronti a intervenire. Poco dopo le 23,30 le ricerche si erano spostate più verso la sponda bresciana di Pisogne.

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