Turisti innamorati del lago: case a ruba. «Sfruttiamo l’onda»

SEBINO . Sui siti per affitti brevi disponibili mille alloggi Intanto l’area intorno a Sarnico guadagna residenti.

Mille alloggi disponibili. È questa la prima indicazione che emerge cercando «Sebino» su una delle più popolari piattaforme per case vacanza. Difficile dire se sia un numero preciso, ma rivela quanto gli affitti brevi siano diventati un’opportunità economica per i proprietari di immobili vuoti; tuttavia la temuta «gentrificazione» riscontrata in Città Alta e in altre città d’arte italiane, dove diminuiscono residenti e attività commerciali di vicinato, non è un problema del lago: la popolazione è diminuita in quattro degli otto paesi affacciati sul Sebino (fra il 2020 e il 2021 a Lovere si è passati da 5.046 a 5.001, a Costa Volpino da 8.953 a 8.922, a Riva di Solto da 899 a 881, a Tavernola da 2.001 a 1.961), ma è aumentata negli altri quattro (a Sarnico da 6.722 a 6.731 residenti, a Predore da 1.823 a 1.846, a Solto Collina da 1.769 a 1.779, a Castro da 2.331 a 2.365).

Esigenze diverse

Nonostante il calo demografico generalizzato, questi dati rivelano che il numero degli alloggi messi a disposizione dei turisti non incide su quello dei residenti. «Assolutamente no – spiega Andrea Rizza, titolare della società immobiliare Valcavallina Immobili di Endine Gaiano –, stiamo parlando di esigenze diverse». Da una parte chi vuole vivere tutto l’anno nei paesi del lago è pronto a investire in una ristrutturazione, recuperando magari una casa di famiglia o un appartamento usato in passato come seconda casa; dall’altra, chi arriva per una vacanza più o meno lunga ha poche e precise richieste: «Vista lago – spiega ancora Rizza – balcone e giardino. La piscina è già un di più».

Eppure di case con queste caratteristiche ce ne sono poche: «Sul mercato della compravendita sono rimasti pochissimi immobili: tutto quello che c’era di carino e appetibile è stato rastrellato dopo la pandemia, mentre per quanto riguarda gli affitti, poche società hanno fatto man bassa di appartamenti e li propongono sulle piattaforme specializzate in viaggi e vacanze».

Dopo il primo lockdown «chi se lo poteva permettere ha comprato subito una casa sul lago, dove la qualità della vita è certamente migliore che in città, e continua ad approfittare dello smartworking: oggi la domanda c’è ancora, ma mancano gli immobili! A Sarnico, Predore, Riva di Solto, Solto Collina non si trova più niente. Qualche disponibilità si registra a Parzanica e Fonteno, due realtà che sono un po’ ai margini di questi fenomeni».

«Le case vacanza? Per noi sono una grande opportunità – aggiunge Joris Pezzotti, sindaco di Tavernola – perché suppliscono alla carenza di posti letto: nel nostro paese non abbiamo mai avuto alberghi o campeggi, mentre la disponibilità di alloggi privati lo rende attrattivo intercettando i flussi turistici degli ultimi anni. Teniamo presente che fino al 2016, anno delle passerelle di Christo, a Tavernola c’era un solo bed and breakfast; attualmente invece sono 28 le strutture extralberghiere che mettono a disposizione un centinaio di posti letto. Dopo le difficoltà iniziali derivanti dall’avvio irregolare di alcune strutture, oggi siamo molto contenti che le vacanza siano una realtà consolidata».

Domanda esplosa, offerta crollata

A Bossico Marcello Barcellini, il presidente della Pro loco del paese, da tempo sferza i suoi compaesani ad approfittare di queste possibilità: «Non ci sono case per residenti? Al contrario: non ci sono case per turisti! La domanda è esplosa, ma l’offerta di appartamenti è crollata. Basta passeggiare per accorgersi di quanto siano numerose le case vuote e quanto significativo sia il patrimonio immobiliare che potrebbe essere messo a reddito dai proprietari. Se questo non avviene, significa che non si hanno necessità economiche oppure che si preferisce non dover avere a che fare con chi arriva ospite per poche notti, che parla inglese, che cerca un arredamento moderno e servizi adeguati. Tra l’altro, i turisti che prenotano tramite le piattaforme come Booking o Airbnb sono, generalmente, viaggiatori che tendono a sostenere l’economia del territorio visitato. Quelli che incontro hanno sempre due richieste: dove fare la spesa e dove mangiare, senza bisogno di andare a spendere altrove. Per la verità hanno anche una terza richiesta ed è: dove guardare il lago? Se riusciamo a rispondere a queste esigenze, possiamo dire che il più è fatto. Certo, si può sempre migliorare, ma possiamo essere certi che i nostri ospiti torneranno alle loro case contenti e con la voglia di tornare sul Sebino o di promuovere il lago di Iseo fra i loro amici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA