Acqua contaminata a Blello, chiuse le case nella zona alta

IL PROVVEDIMENTO. Massima precauzione in attesa di analisi più approfondite dopo l’intossicazione del gruppo Scout.

Blello

Preoccupazione a Blello, dove è scattato l’allarme per una presunta contaminazione dell’acqua potabile nella zona alta del paese. A titolo precauzionale, sono state temporaneamente chiuse alcune abitazioni (perlopiù seconde case) in attesa di verifiche approfondite.

Dopo l’intossicazione

Dopo lo spiacevole episodio dell’intossicazione di mercoledì 23 luglio del gruppo Scout di Lecco, l’Ats Bergamo è intervenuta tempestivamente e ha avviato le analisi sui campioni prelevati dalla rete idrica per accertare le cause e l’origine del possibile inquinamento. Nel frattempo, le persone coinvolte sono state invitate a non utilizzare l’acqua corrente per uso potabile o alimentare, fino a nuova comunicazione. Spiega un villeggiante: «Nel frattempo ci arrangiamo con l’acqua in bottiglia»; e un altro ancora: «Tante sono le ipotesi, c’è chi dice che si tratta di inquinamento da escherichia coli, ma anche chi sostiene che sia per la rottura dei tubi della fognatura con contaminazione dell’acqua, perché il peso dei camion che si spostano per il lavoro al bacino è eccessivo per una stradina di montagna, ben tre volte in dieci giorni è stato rotto il tubo dell’acquedotto». A Blello, infatti, è in corso l’intervento di ottimizzazione della rete idrica che ha l’obiettivo di risolvere i problemi di carenza idrica che colpiscono alcune zone del comune in particolare nel periodo estivo, come la località Curnino.

«Massima precauzione»

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luigi Mazzucotelli, è al lavoro per garantire assistenza e informazione costante alla popolazione. Mazzucotelli ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua della rete pubblica per qualsiasi scopo umano, sia alimentare che igienico, nelle vie Papa Giovanni XXIII, del Milite Ignoto e nella località Curnino Basso. «Il provvedimento è scattato con la comunicazione dell’Ats di Bergamo, dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria, che ha evidenziato la presenza di contaminanti nei campioni prelevati nella zona alta del paese. Sebbene siano in corso ulteriori analisi per accertare la natura e l’origine dell’inquinamento, l’amministrazione ha scelto la linea della massima precauzione, disponendo l’immediato divieto d’uso». La comunicazione è stata affissa alle utenze coinvolte.

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