Addio a Luciano Mainetti, rifugista a Carona

MOIO DE’ CALVI . Si è spento a 73 anni, all’Hospice di Piazza Brembana. Per oltre 15 anni titolare al «Terre Rosse».

Una malattia inesorabile l’ha vinto nel fisico, ma il suo ricordo vivrà per sempre in molti che ne hanno apprezzato intraprendenza e doti umane.

Luciano Mainetti, 73 anni di Moio de’ Calvi, si è spento ieri all’Hospice della Fondazione don Stefano Palla di Piazza Brembana, dove era ricoverato da qualche settimana. Luciano era persona molto conosciuta in alta Valle Brembana, dove per oltre 15 anni, unitamente alla moglie Maria Rosa (morta alcuni anni fa) aveva gestito il rifugio «Terre Rosse» sopra Carona. Fu tra i soci fondatori della società che costruì il rifugio e gestì anche gli impianti di risalita.

Chi era Luciano Mainetti

Sin da giovane si era dedicato alla falegnameria di famiglia, insieme ai fratelli Renzo e Adriano, con sede a Valnegra. Gioviale e intraprendente era da sempre attivo in tante passioni legate alla montagna (la caccia, il trial, lo sport in generale) e nel volontariato, pronto a dare una mano nelle attività ricreative. Era in prima fila anche nella Protezione civile e in tutte le attività per le quali servissero risposte concrete e generosità infinita. Forte dell’esperienza maturata in quota al rifugio, Luciano e la moglie avevano raccolto anche la sfida di gestire il bar-ristorante comunale, al piano terra del municipio di Moio, allora denominato «La Tavola rotonda».

In prima persona aveva provveduto al completo rinnovo degli arredi, con finiture lignee che tuttora fanno bella mostra nel locale. Lascia il figlio Nicola, i fratelli, i familiari e tanti, tanti amici che hanno reso omaggio alla salma, composta nell’abitazione sita in località Curto a Moio de’ Calvi.

I funerali di Luciano Mainetti saranno celebrati mercoledì 7 febbraio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Mattia Apostolo a Moio.

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