Funicolare pronta a risalire in Vetta
Ma manca l’ok del ministero: da 6 mesi

San Pellegrino Terme, lavori finiti già da un anno, il collaudo è stato chiesto lo scorso aprile. Affidato il cantiere per il nuovo parco della Vetta e via libera al recupero dell’ex albergo.

È ormai pronta da un anno. Poi di mezzo, ci si è messo il lockdown. E ad aprile, l’Amministrazione comunale aveva chiesto ufficialmente il collaudo ministeriale della funicolare San Pellegrino-Vetta. Impianto che, di fatto, sarebbe potuto partire già l’estate scorsa. Ma, da ormai sei mesi, ancora nulla. «È l’ultimo tassello che manca per riaprire al pubblico l’impianto - spiega il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi –. Vero che ci resta ancora da valorizzare l’area della Vetta, ma la funicolare potrebbe essere già di per sé un elemento di attrattiva: al di là dell’estate si potrebbero trovare modi e tempi per farla funzionare anche qualche weekend in inverno. Abbiamo inviato la richiesta ufficiale di collaudo ad aprile (quello cosiddetto interno si è già concluso da un anno, positivamente, ndr) ma siamo ancora in attesa del sopralluogo da parte del tecnici del ministero dei Trasporti da Milano».

Funicolare che, dunque, ripartirà a 30 anni dagli ultimi viaggi, grazie ai lavori per 5 milioni di euro realizzati dalla Leitner di Bolzano. L’impianto di risalita, videosorvegliato e illuminato, è semiautomatico, con uno-due operatori. Alla partenza ci sarà una biglietteria automatica. Due le carrozze, con un unico binario che si sdoppierà a metà per consentirne il transito. Il percorso è lungo 700 metri (per 300 di dislivello), il tempo di salita è stato calcolato in 210 secondi, con una portata oraria massima di 315 persone a carrozza (calcolando circa due minuti per ogni fermata).

Nel frattempo arrivano buone notizie dalla Vetta, l’area di arrivo della funicolare che andrà valorizzata. Sono infatti stati affidati i lavori (per 500 mila euro), ormai prossimi alla partenza effettiva, del nuovo parco. Il primo lotto sarà realizzato nell’area verde a lato della scalinata, verso il sentiero di Sussia: prevede un’area verde attrezzata, con percorsi pedonali, maxi scivoli, spazi ludici, un anfiteatro per eventi e percorsi pedonali con particolare illuminazione.

Un ulteriore ampliamento del parco sarà reso possibile dalla cessione della Sanpellegrino al Comune di nuove aree. Per questa parte, a breve, il Comune pubblicherà un avviso-bando alla ricerca di idee originali per rendere ancora più attrattiva la località di arrivo della funicolare (dove già sono aperte le Grotte del sogno). Grazie a fondi del Gal Val Brembana, invece, si potranno valorizzare i percorsi naturalistici verso Sussia, Vettarola, San Giovanni Bianco e Zogno. Altro elemento fondamentale sarà poi la riattivazione dell’ex albergo, diventato di proprietà del gruppo Zani, proprio all’arrivo della funicolare, e il cui piano di recupero è stato recentemente approvato dalla giunta.

«Al momento il mercato turistico internazionale è in forte crisi - dice il direttore generale del gruppo Claudio Astori -. Attendiamo, quindi, per partire, tempi migliori. Il progetto è comunque quello di un hotel esclusivo, di lusso».

«L’auspicio è che tutte le potenzialità della Vetta - conclude il sindaco Milesi - si possano mettere in moto il prima possibile, insieme alle grotte già aperte: funicolare, ex albergo, sentieristica e parco sono tra loro complementari e tutti fondamentali per lo sviluppo di questa area di particolare pregio della nostra cittadina».

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