Il maestro di sci di Branzi in vetta al Cervino dell’Himalaya

LA STORIA. Appassionato di montagna da sempre ha praticato escursionismo e trekking, principalmente sulle Orobie. Nell’estate 2024 in Nepal ha scalato i 6.165 metri dell’Island Peak.

In vetta all’Ama Dablam, 6.812 metri di quota. Lo scorso 24 ottobre, a conquistare la montagna che, per la sua forma, è conosciuta come il Cervino dell’Himalaya, è stato Simone Midali, 45 anni, maestro di sci di Branzi. Appassionato di montagna da sempre ha praticato escursionismo e trekking, principalmente sulle Orobie. Ma senza particolari vette impegnative. Fino all’estate 2024, quando, in Nepal, ha scalato i 6.165 metri dell’Island Peak e da quella scalata ha capito che avrebbe potuto anche salire più in alto.

Ecco, quindi, a fine ottobre la partenza con obiettivo la scalata dell’Ama Dablam, una vetta considerata difficile nel mondo alpinistico, già scalata dai bergamaschi Simone Moro, Yuri Parimbelli e Marco Dalla Longa. «Da Katmandu – racconta Simone – sono arrivato fino ai 2.800 metri di Lukla da dove si parte a camminare, poi ai 5.000 metri della stazione sismologica italiana “Ev-k2-Cnr”. Da lì ho poi raggiunto i due campi base, a 5.800 metri e a 6.050 metri. Sono partito, con il supporto di uno sherpa, affiancatomi dal proprietario dello stesso campo base, alle 21 del 23 ottobre. Ho camminato di notte perché nell’ascesa occorre attraversare un saracco che può essere molto pericoloso con il caldo della giornata. All’alba del 24 ottobre, alle 6, eravamo in vetta: c’erano meno trenta gradi, meno 40 quelli percepiti».

«Sono stato anche fortunato, sia per le condizioni meteo sia per il sostegno di uno sherpa che ho avuto come guida»

«È stata un’esperienza gratificante, mi ero preparato per sette mesi, fisicamente e mentalmente. Sono stato anche fortunato, sia per le condizioni meteo sia per il sostegno di uno sherpa che ho avuto come guida. Tutta la mia spedizione, comunque, è stata organizzata autonomamente, senza alcune agenzia. Alle 20 dello stesso giorno ero di nuovo al campo base. Quindi in meno di 24 ore ero salito e sceso dalla vetta».

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