
Cronaca / Valle Brembana
Sabato 19 Luglio 2025
Piazzolo, artigiano morto con il trial: «Staremo vicini alla famiglia»
IL LUTTO. Roberto Arizzi scendeva sulla moto dal passo Dordona a Foppolo: trovato dagli amici in una scarpata. Lascia la compagna e due figlie piccole.
Piazzolo
«Siamo sconvolti. Questa è una perdita che lascia senza parole. Ora la cosa più importante è stare vicini alla famiglia, alla sua compagna e alle figliolette». Il sindaco di Piazzolo, Laura Arizzi, si fa interprete del sentimento di cordoglio di tutta la piccola comunità dell’alta Valle Brembana, colpita dall’improvvisa scomparsa di Roberto Arizzi, il motociclista di 42 anni caduto in moto giovedì 17 luglio sul sentiero del passo Dordona, tra Foppolo e Fusine (Sondrio).
Arizzi, artigiano e apicoltore, era insieme ad altri motociclisti, tra cui un collega di tanti lavori, di Piazzolo. Avevano raggiungo il rifugio Dordona, sul versante valtellinese, percorrendo il sentiero. La strada agro-silvo-pastorale (utilizzabile solo su autorizzazione) era ancora chiusa per lavori di messa in sicurezza (apre da oggi, sabato 19 luglio), con passaggio sbarrato da mezzi meccanici e blocchi di cemento.
La tragedia intorno alle 21
Dopo la sosta al rifugio Dordona, nel tardo pomeriggio la ripartenza per Foppolo, direzione casa. La tragedia è accaduta poche centinaia di metri a valle del valico, verso le 21, quando la luce del giorno ormai stava venendo meno. Arizzi era rimasto un po’ indietro rispetto agli amici che lo precedevano. Ed è stato proprio il ritardo a insospettire i compagni. Nella zona il telefono cellulare non ha segnale. Quindi gli amici, preoccupati per il ritardare di Roberto, sono tornati di nuovo indietro, in direzione del passo. Trovando purtroppo l’apicoltore in fondo a una scarpata, nei pressi della sua moto da trial. Uno di loro ha quindi raggiunto un luogo dove il telefonino potesse avere segnale dando l’allarme al 112.
A quel punto si sono mossi i carabinieri della compagnia di Zogno, l’elicottero partito da Sondrio e il Soccorso alpino. Il medico calato dall’elicottero non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’artigiano. Il corpo è stato poi portato sulla strada agro-silvo-pastorale e, da qui, con gli uomini del Soccorso alpino, fino a Foppolo. Nella notte, poi, dopo l’ok del magistrato, la salma è stata ricomposta nella sua abitazione a Piazzolo.
Il dolore a Piazzolo
Roberto Arizzi era cresciuto e abitava con la moglie Manuela e le due figliolette (una all’asilo e una alle elementari) in via Grumello, in una casa a monte della chiesa parrocchiale. Venerdì 18 luglio, in quello che è uno dei più piccoli paesi della nostra provincia (poco meno di cento anime) pochi se la sentivano di parlare. Le poche parole erano di incredulità e tanto dolore. «Di fronte a un grande dolore come questo – dice il parroco, don Emanuele Poloni – dobbiamo restare vicini alla famiglia. Garantiremo la nostra preghiera, che non si vede, ma è efficace».
Roberto Arizzi, dopo alcuni anni come muratore alle dipendenze di una ditta, si era messo in proprio, era diventato apicoltore e artigiano. Faceva lavori ancora di muratura e giardinaggio, spesso insieme a un amico di Piazzolo, lo stesso che giovedì lo aveva accompagnato nell’escursione al passo Dordona.
«Socievole e disponibile»
«Siamo cresciuti insieme – lo ricorda Walter Arizzi, il titolare della bottega del paese – Roberto era socievole, disponibile, amava andare in montagna, faceva scialpinismo». «Quando c’era qualche lavoro da fare nella comunità lui era disponibile – aggiunge la sindaca, Laura Arizzi –. Proprio sabato scorso si era fatto promotore della festa che abbiamo avuto al campo sportivo: aveva riunito le famiglie con bambini, anche dei paesi vicini. Era stato un bel momento conviviale e di festa». Venerdì 18 luglio la veglia di preghiera. Domenica 20, alle 9,30, saranno celebrati i funerali, nella chiesa parrocchiale.
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