Siccità, salgono a 50 i Comuni bergamaschi a maggior rischio: la mappa

Crisi idrica Valli Serina, Imagna e Isola le zone critiche. In altri nove paesi situazione difficile per alcune frazioni. Bacini riforniti con autobotti.

Sono 50 i Comuni - tra quelli gestiti da Uniacque - in cui la siccità sta mettendo in crisi la rete di distribuzione dell’acqua potabile: due in più, Ornica e Moio’ de Calvi, rispetto ai monitoraggi precedenti. Continua poi il rifornimento, per le situazioni di maggiore emergenza, con autobotti, tramite i bacini di altri Comuni o, come accaduto a Blello, Costa Imagna e Roncola, anche tramite sacchetti d’acqua potabile consegnati direttamente alla popolazione. Uniacque nei giorni scorsi è intervenuta con autobotti nei comuni di Blello, Colzate, Cornalba, Costa Volpino, Dossena, Gandellino, Nembro, Oltre il Colle, Oneta., Rogno, San Giovanni Bianco e San Pellegrino. In altri comuni, invece, si sono recuperati pozzi o falde non utilizzate o sono state aumentate le capacità dei serbatoi. I dati sono quelli forniti dal gestore del servizio idrico integrato Uniacque nel report settimanale sulla siccità che, nonostante i temporale degli ultimi giorni, continua a rappresentare un’emergenza per agricoltura e acquedotti.

I Comuni in cui il rischio è considerato moderato sono 50, concentrati in Valle Serina, in Valle Imagna e nell’Isola. In altri nove i Comuni il rischio riguarda solo alcune frazioni: Oneta, Colzate, Trescore, Cenate Sotto, Nembro, Zogno, San Pellegrino e San Giovanni Bianco . Tra le aree in maggiore sofferenza quella della Val Serina, e in particolare il comune di Serina, dove nei giorni scorsi sono avvenuti rifornimenti dei bacini tramite autobotti.

«Fino a una settimana fa - spiega il sindaco di Serina Giorgio Cavagna - i bacini più alti del paese venivano riforniti con autobotti di acqua presa dai bacini più a valle. Venerdì scorso, invece, Uniacque si è rifornita dalla sorgente di Algua. La parte più critica del paese è quella alta. Va dato atto a Uniacque dell’ottimo lavoro che sta svolgendo per tamponare l’emergenza: sono state riparate anche alcune perdite nella rete. Buchi che facevano perdere fino a 1,5 litri al secondo di acqua. Nei prossimi giorni la nostra popolazione arriverà a toccare i 20 mila abitanti. Quindi, anche per quanto riguarda il rifornimento idrico, entreremo nella fase più difficile». «Per consentire in particolare il rifornimento dell parte alta del paese, se non pioverà, saranno necessari altri interventi con le autobotti da parte di Uniacque», conclude il sindaco.

Fondamentale l’apporto di acqua dalla sorgente di Algua (che rifornisce anche Bergamo), pure per il vicino Comune di Costa Serina. «Quando nel 2003 ci fu un’altra annata di grande siccità - spiega il sindaco Fausto Dolci - il paese fu rifornito di sacchetti di acqua potabile. Dopo allora, in accordo con Uniacque, abbiamo realizzato una condotta che parte dalla sorgente di Algua ed entra in funzione in caso di emergenze come queste. In questo momento resta fondamentale rispettare le ordinanze di limitazione dell’uso dell’acqua: riempire le piscine, come purtroppo successo anche da noi, in questo momento è inopportuno»

Altra zona critica la Valle Imagna: «Uniacque è intervenuta riattivando la falda di Ponte Giurino - spiega il sindaco Claudio Salvi - . Ha una portata di 170 litri al secondo e riusciamo, tramite pompaggio, a portarne 15 litri al secondo, fino al bacino di Ca’ Previtali. Purtroppo, in questo momento, le sorgenti di Brumano e Gerosa sono molto ridotte».

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