Vaccinazioni, nella Bergamasca in 131 mila ancora senza copertura

Sulla platea di 990.120 cittadini prima dose per l’86,73% e ciclo completato per il 78,44%. Ora il rush finale, ma non è da escludere una proroga.

Arrivare al 100% è oggettivamente impossibile, anche se il quadro complessivo restituisce un’ottima performance: su 990.120 bergamaschi oltre i 12 anni, cioè la popolazione «target» perché vaccinabile, a venerdì sera – secondo i dati della Regione – in 858.748 avevano già ricevuto la prima dose, dunque sono stati raggiunti dalla campagna vaccinale. Vuol dire l’86,73% della platea, e in filigrana scorre però anche un altro dato: potenzialmente, ci sono ancora 131.372 bergamaschi dai 12 anni che non si sono vaccinati. Non per tutti sarà possibile: c’è lo zoccolo duro dei no vax, la fascia «recuperabile» degli incerti, ma anche chi ha specifiche patologie incompatibili con la vaccinazione (se riconosciute e certificate dal medico, c’è un apposito certificato) oppure chi ha recentemente contratto l’infezione e ancora non può vaccinarsi. È questo l’ultimo miglio da percorrere sulla strada dell’immunizzazione, tra l’altro con un orizzonte temporale da non sottovalutare: non più tardi di due settimane fa, quando la Regione ha presentato la road map della «fase 3», ha specificato che le prime dosi sarebbero proseguite indicativamente sino all’11 ottobre, e le seconde dosi sino a inizio novembre.

È la «fase di transizione», così l’aveva chiamata Palazzo Lombardia, e occorrerà poi capire come si procederà per chi volesse aderire dopo queste date: facile pensare che sarà trovata una soluzione ragionevole. Il presente, intanto, indica inoltre che 776.695 bergamaschi hanno completato il ciclo vaccinale anche con il richiamo, il 78,44% degli over 12. E dunque, ci sono 82.053 bergamaschi che hanno già ricevuto la prima dose e che attendono di ricevere anche la seconda iniezione.

Prime dosi, altra accelerazione

L’ultimo «spicchio» dei non vaccinati s’è andato sempre più ad assottigliare, da metà settembre in poi. Se agosto aveva segnato una flessione delle adesioni e delle somministrazioni, fisiologica considerando il boom di dei mesi precedenti e il periodo di ferie, l’inizio dell’autunno ha rilanciato le immunizzazioni.

Effetto del decreto che ha imposto il green pass sui luoghi di lavoro, naturalmente. La fotografia è nei numeri recenti delle somministrazioni, in decisa (ri)crescita da un paio di settimane. Tra l’11 e il 17 settembre i residenti in Bergamasca avevano ricevuto in totale 25.904 dosi, sommando prime e seconde iniezioni; dal 18 al 24 settembre si è saliti a 31.452 dosi impiegate (+21,4% sulla settimana precedente), tra il 25 settembre e il 1° ottobre si è arrivati a 37.350 dosi (+18,8% sulla settimana precedente). In particolare nell’ultima settimana, hanno avuto la prima dose 15.550 bergamaschi: +44,5% rispetto ai 10.762 del periodo 18-24 settembre, e oltre il doppio rispetto ai 7.688 dell’11-17 settembre. Ma quanti sono, a proposito di green pass, i lavoratori bergamaschi non vaccinati? Incrociando i dati delle forze lavoro (compresi i disoccupati che però cercano un impiego) con quelli della copertura vaccinale, se ne possono stimare poco meno di 65 mila: se ne calcolavano invece 80 mila a metà settembre, prima del decreto.

Hanno viaggiato a buon ritmo anche i richiami: tra il 25 settembre e il 1° ottobre 21.800 bergamaschi hanno avuto la seconda inoculazione, +5,4% rispetto ai 20.690 del periodo 18-24 settembre.

Terza dose over 80

Da quest’oggi, peraltro, comincia un nuovo fronte. Si aprono infatti le prenotazioni per la dose «booster» (la terza dose, in sostanza) per gli over 80 che hanno completato il «ciclo primario» (cioè prima più seconda dose) da almeno sei mesi. Le modalità sono quelle consuete, col sito www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it e il call center 800 894 545. Le inoculazioni partiranno da domani.

Secondo i dati dell’assessorato regionale al Welfare riferiti a questo target, in Bergamasca per la prima settimana di somministrazioni saranno operativi il Palasettembre di Chiuduno, il palazzetto dello sport di Clusone e il centro vaccinale di Rogno che fanno capo all’Asst Bergamo Est, i centri vaccinali di Albino (auditorium) e Mapello (centro commerciale «Continente») gestiti dalla cooperativa Iml dei medici di famiglia, l’ospedale «Papa Giovanni» in città, e il Cus di Dalmine «guidato» dall’Asst Bergamo Ovest. Da domani a venerdì, secondo Palazzo Lombardia, per gli over 80 i centri vaccinali della Bergamasca hanno previsto sino a 2.172 slot al giorno, con un ritmo che scende invece attorno alla metà nelle giornate di sabato e domenica; in totale, per questa prima settimana l’agenda di Poste Italiane prevede una disponibilità fino a 13.179 appuntamenti per gli over 80 nei centri vaccinali orobici.

I prossimi giorni saranno anche un nuovo banco di prova, con uno snodo importante per il prosieguo: più avanti dovrà partire un nuovo hub in città, quello individuato negli spazi della Conad di via Carducci, che però per la settimana che inizia domani non è ancora previsto operativo, in attesa di aggiornamenti. Resta per il momento sguarnita la Valle Brembana, e anche per questo angolo di territorio – dopo lo stop del centro vaccinale di Zogno – si lavora all’individuazione di una sede. Potrebbe essere a San Giovanni Bianco.

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