Vaccini ad accesso libero per gli under 19: il primo giorno dosi per 140 ragazzi

Sono quelli tra i 12 e 19 anni che si sono presentati lunedì negli hub della provincia senza prenotazione. Già oltre 62 mila gli immunizzati. Limonta: «Invitiamo giovani e famiglie ad utilizzare quest’opportunità».

Arrivano alla spicciolata, accompagnati (come prevede la legge) da almeno un genitore. Ma attenzione a non farsi trarre in inganno: la maggior parte di loro sono già alla seconda dose.

Manca ormai meno di una settimana alla ripresa delle lezioni e da lunedì mattina, per i giorni che mancano al suono della prima campanella, i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (in pratica tutti gli studenti dalla seconda media alla quinta superiore) possono presentarsi negli hub della provincia di Bergamo per farsi vaccinare anche senza prenotazione. Sono già oltre 62 mila gli immunizzati: all’appello ne mancano ancora circa 20 mila.

Questa è, di per sé, una buona notizia: significa infatti che la maggioranza anche dei minorenni ha già ricevuto almeno la prima dose. Sarà anche per questo che la partenza di ieri (annunciata, ma non ancora promossa con una campagna di comunicazione ad hoc della Regione Lombardia, che partirà di fatto solo oggi), è stata ovunque piuttosto tiepida: i dati a fine giornata parlano di circa 140 ragazzi che si sono presentati autonomamente ai centri vaccinali: una trentina a Dalmine, 12 a Treviglio e a Clusone, 28 a Chiuduno, 20 ad Albino, 15 a Mapello e 23 tra Zogno e Sant’Omobono (dove i centri sono rimasti aperti solo fino alle 14).

«I dati a conclusione della prima mattinata – spiega Fabrizio Limonta, direttore socio sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII, che gestisce i centri di Zogno e Sant’Omobono – dimostrano che i ragazzi apprezzano la possibilità offerta dell’accesso diretto. Questo segnale è per noi positivo e ci incoraggia a proseguire su questa linea. Invitiamo i ragazzi e le loro famiglie a utilizzare questa possibilità. Per venire incontro a particolari esigenze dei ragazzi e delle famiglie è attivo un servizio di supporto e consulenza in tempo reale ai medici vaccinatori da parte dei nostri specialisti ospedalieri di ambito pediatrico. In pratica, il medico vaccinatore, durante l’anamnesi, può avvalersi in qualsiasi momento di un consulto diretto telefonico con uno dei nostri specialisti in ambito pediatrico. È possibile così approfondire i casi che presentino particolari condizioni, sindromi o patologie del ragazzo da vaccinare oppure semplicemente rispondere a eventuali semplici dubbi del ragazzo o della famiglia. Lo stesso avviene per le donne in gravidanza o allattamento che si presentano per la vaccinazione, per le quali è possibile da parte del medico vaccinatore chiedere un consulto ai ginecologi dell’ospedale».

Tanti ragazzi, con l’introduzione del green pass, si erano già presentati negli hub per farsi vaccinare già nelle settimane scorse: «Ne abbiamo vaccinati in media 300 alla settimana dal 16 agosto – spiega Adriana Alborghetti, responsabile della campagna vaccinale dell’Asst Bergamo Est, che gestisce i centri di Chiuduno e Clusone –. Vedremo adesso cosa succederà nei prossimi giorni; in teoria, con una campagna di comunicazione ad hoc, i numeri dovrebbero aumentare. Noi al momento ne abbiamo vaccinati circa 27 mila. Ne mancano ancora 6.100 che non sono né vaccinati né prenotati. È già un buon risultato, ma in vista del rientro in classe è bene che si vaccinino anche loro per essere più tranquilli. La raccomandazione, in questo senso, va fatta piuttosto ai genitori, cui spetta la decisione finale sulla vaccinazione dei figli minorenni». Nei centri di Albino e Mapello gestiti dall’associazione dei medici di famiglia (Iml), le vaccinazioni spontanee dei ragazzi sono state 35 ieri pomeriggio: «Parliamo di ragazzi motivati, con un atteggiamento positivo – dice Mario Sorlini, medico di Albino e presidente di Iml –. Hanno voglia di farlo, anche in vista della ripresa delle lezioni, e vedere questa motivazione e la loro serenità nel vaccinarsi, fa molto piacere».

Oggi dunque si replica, a Dalmine e Treviglio dalle 8 alle 16, ad Albino e Mapello dalle 16 alle 20 e negli altri centri dalle 8 alle 20 (Zogno e Sant’Omobono torneranno ad aprire dalle 8 alle 14 l’11 e 12 settembre): all’hub di Dalmine è stata riservata una linea proprio ai ragazzi: quasi ovunque per tutta la settimana ci sarà la possibilità, se necessario, di avere una consulenza con un pediatra

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