Il patron di Villa Ortensie narcotizzato a scopo di rapina, muore dopo poche ore: quattro arresti per omicidio - I video

Entratico. Angelo Bonomelli era stato trovato a bordo del suo suv senza vita pochi giorni fa: cade l’ipotesi del malore. Presi quattro responsabili: sono accusati di omicidio e rapina in concorso.

Svolta nella morte di Angelo Bonomelli: il fondatore di «Villa Ortensie», lo storico centro termale di Sant’Omobono, era stato trovato senza vita nell’abitacolo della sua auto martedì 8 novembre in via Mattei a Entratico. Tutto faceva pensare a un malore per l’uomo, quasi 80enne, ma alcuni particolari del ritrovamento hanno invece insospettito i Carabinieri di Bergamo che, al termine di un’intensa attività investigativa, hanno arrestato quattro persone con l’accusa di omicidio e rapina in concorso.

La ricostruzione del comandante dei Carabinieri di Bergamo. Il video

Dalle indagini è infatti emerso che Bonomelli nella giornata di lunedì pomeriggio (7 novembre) aveva incontrato delle persone in un bar di Entratico per discutere del rilancio sui social delle terme di sua proprietà a Sant’Omobono Terme. I quattro lo avevano poi narcotizzato sciogliendogli una sostanza in una bevanda e lo avevano portato, con il suo suv, nel parcheggio di Entratico: il narcotizzante ha avuto un effetto mortale per Bonomelli, che non si è più risvegliato.

L’assenza di soldi e dell’amato orologio in oro

Le indagini hanno avuto inizio la notte dell’8 novembre quando il figlio di Bonomelli, preoccupato dal mancato rientro del padre, ha sporto denuncia alla stazione dei Carabinieri di Bergamo. Le ricerche, avviate nell’immediatezza, hanno consentito già in tarda mattinata di martedì di rintracciare il Suv in uso all’anziano all’interno di un parcheggio pubblico nel comune di Entratico: sul sedile del conducente, accasciato, il corpo esanime dell’uomo.

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Nonostante l’assenza di evidenti lesioni sul corpo e una scena che non lasciava presagire a una morte violenta i Carabinieri si sono concentrati su alcuni aspetti ritenuti anomali: l’assenza di soldi nel portafoglio della vittima, la mancanza del suo telefono cellulare nonché l’assenza dell’orologio in oro, dal quale, secondo quanto riferito dai familiari, non si separava mai.

Imprenditore narcotizzato e ucciso per rapina, 4 arrestati. Il video

L’appuntamento al bar e il narcotico nel drink

Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica degli eventi verificatisi il 7 novembre. Nel tardo pomeriggio Angelo Bonomelli a veva incontrato in un bar un giovane 33enne per discutere del rilancio sui social delle terme di Sant’Omobono di sua proprietà. I due erano poi stati raggiunti da altre tre persone, un pensionato di 68 anni e due giovani disoccupati di 23 e 24 anni tra cui una donna, tutti italiani, residenti in provincia di Bergamo, noti alle Forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. L’imprenditore si è fermato con loro a chiacchierare all’esterno del bar e a consumare una bevanda offerta da uno dei giovani all’interno della quale era stata disciolta una sostanza degli effetti narcotizzanti. Infatti, trascorsi pochi minuti, l’anziano accusa un malore, si accascia e viene sorretto dai quattro i quali, di peso, lo caricano a bordo del suo Suv, parcheggiato a poco distanza dal bar.

La rapina nel parcheggio e il corpo senza vita

Due giovani, di cui uno postosi alla guida del Suv, portano la vittima in un parcheggio pubblico poco distante, seguiti a breve distanza dagli altri complici a bordo di un’utilitaria. Giunti all’interno del parcheggio, sistemano, indisturbati, il corpo della vittima sul sedile del

conducente asportando l’orologio d’oro, il cellulare e i contanti. Alla luce delle evidenze investigative i responsabili sono stati raggiunti nelle loro abitazioni dai militari che hanno recuperato la cassa dell’orologio in un «compro oro» di Bergamo, dove era stata ricettata parte della refurtiva, e il cellulare ancora addosso a uno degli indagati. I responsabili sono stati condotti alla Casa circondariale di Bergamo con l’accusa di omicidio e rapina in concorso. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Angelo Bonomelli era molto conosciuto in provincia di Bergamo: cinquant’anni fa aveva fondato l’azienda di onoranze funebri Bonomelli, oggi gestita dal figlio, con sede principale a Trescore e filiali in tutta la Bergamasca. Inoltre Bonomelli aveva fondato trent’anni fa il centro termale «Villa Ortensie» di Sant’Omobono, in valle Imagna, che gestiva ancora oggi.

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