Cronaca / Valle Cavallina
Sabato 02 Agosto 2025
La piccola Tara ha fretta, nasce in casa a Cenate Sotto: «Un grande spavento, ma tutto bene»
LA STORIA. Il parto in camera da letto: la mamma era sola in quel momento. La corsa del marito per tornare dal lavoro, l’arrivo dei soccorsi: «Era già nata e piangeva».
Cenate Sotto
Aveva fretta di nascere la piccola Tara: pesa tre chili e 290 grammi ed è venuta al mondo in anticipo di una settimana, giovedì 31 luglio, tra le mura di casa a Cenate Sotto, nella zona collinare. È stato un parto lampo quello della mamma Nassou Fofana, 34enne di origine ivoriana, in Italia dal 2022. Alle 11,35 ha dato alla luce la sua secondogenita. La donna aveva iniziato a sentire le doglie circa mezz’ora prima. Il termine della gravidanza era atteso per il 6 agosto ma la bimba ha anticipato i tempi. Nassou e Tara stanno bene, sono ricoverate all’ospedale Bolognini di Seriate.
«La nostra guerriera»
«Le abbiamo dato il nome di mia madre, Tara, che in italiano vuol dire guerriera – riferisce il papà Ben Alì Kone, 41 anni della Costa d’Avorio, operaio e in Italia da oltre 15 anni –. È nata in anticipo di una settimana, come Momo, il nostro primogenito che ora ha due anni e cinque mesi. Lui è nato in ospedale a Seriate, Tara sul pavimento della nostra camera da letto. È stata davvero una piccola guerriera: ci siamo spaventati molto, per fortuna è andato tutto bene. Non vedo l’ora che ritornino a casa». Il papà della piccola giovedì mattina era andato regolarmente al lavoro. Fa l’operaio in un’azienda di San Paolo d’Argon e aveva iniziato il suo turno alle 8. «Avevo accompagnato Momo all’asilo nido di Cenate Sopra, giovedì era l’ultimo giorno – racconta il 41enne – Prima di uscire di casa mia moglie mi aveva detto che aveva avuto dei dolori intermittenti, ma poi le erano passati ed ero abbastanza tranquillo. Sono andato a lavorare con il cellulare in tasca, pensando a quello che mi aveva detto prima di uscire».
Alle 11 la chiamata
Alle 11 arriva la chiamata: «Aveva dolori fortissimi, ho chiesto un permesso ai miei capi e sono salito in macchina per raggiungere casa. Arrivato vicino al comune di San Paolo d’Argon, alle 11,26 mi chiama nuovamente mia moglie per dirmi: “La bambina sta per arrivare”. Ho allertato il 112 e ho ascoltato le istruzioni del dottore con cui ero al telefono. Mi ha rassicurato. Una volta a casa ho trovato mia moglie sul pavimento davanti al letto, vicino ai tappeti che utilizziamo per la preghiera. La bambina era già nata da alcuni minuti e piangeva». Il papà ha seguito le indicazioni degli operatori del 112 fino all’arrivo dei soccorritori giunti, con un’automedica e un’ambulanza della Croce Rossa. «Ho appoggiato mia figlia sul seno della mamma e le ho fatto un piccolo massaggio. Quando ho visto i soccorritori sono stato sollevato. Mi ero spaventato molto. I soccorritori hanno assicurato le prime cure sul posto e poi le hanno portate in ospedale», aggiunge il 41enne. Sulla porta di casa papà Ben ha già fissato un fiocco rosa con la scritta «È arrivato un angioletto di nome Tara». È impaziente di rivedere a casa mamma e figlia: «Non vedo l’ora che tornino a casa, le dimissioni sono previste per sabato», conclude Kone.
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