Colere capitale dello scialpinismo: «Con gli impianti fermi la stagione comunque salva»

Val di Scalve. Ai nastri di partenza l’intervento di restyling della stazione sciistica, che quest’anno non è entrata in funzione. Ma Valle Conchetta, Ferrantino e Presolana invasi da scialpinisti. L’11 febbraio due pagine di reportage su «L’Eco di Bergamo».

Altro che letargo. il calo c’è stato, è evidente. Ma a chi s’immaginava il deserto, a chi prospettava la fine di bar, ristoranti e rifugi dalle parti di Colere che quest’anno ha messo in soffitta la stagione dello sci (proprio in questi giorni è stata firmata la convenzione e per il via al restyling da 25 milioni di euro della stazione sciistica ormai è questione di giorni), a tutti loro non resta che ricredersi. Certo non si è assistito ai fine settimana da tutto esaurito da mattina a sera, ma l’inverno 2022-2023 ha riservato una bella sorpresa, da queste parti. A salvare la stagione o comunque metterci una buona pezza sono arrivati gli scialpinisti che, insieme ai ciaspolatori, hanno riscoperto itinerari di una magia unica, assaporati quest’anno in assoluta libertà.

Con le piste completamente a loro disposizione, gruppi di giovani soprattutto sono risaliti dalla Valle di Sponda oltre il Passo della Presolana e dalla Val Camonica e poi su, pelli ai piedi, fino al monte Ferrantino, alla Presolana e la Valle Conchetta. «Abbiamo lavorato e stiamo lavorando veramente bene» tira le somme Chicco Zani, gestore del rifugio Albani, l’unico rimasto aperto a Colere, mentre Plan del Sole, Cima Bianca e Rifugio dell’Aquila, di proprietà della società degli impianti, sono chiusi quest’anno, insieme alle seggiovie. Di avere 150 persone a pranzo su tre turni, anche quest’inverno, non se lo sarebbe immaginato, invece «abbiamo scoperto la grande risorsa che possono essere gli scialpinisti e i ciaspolatori». Grazie a loro, l’Albani ha già prenotazioni «fino a Pasqua - continua Zani –, per i pernottamenti: la gente ci tiene a salire, anche senza impianti» e scopre il volto della valle by night grazie alle ciaspolate proposte nelle distese sopra il rifugio.

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