A Onore torna il medico ed è reale, il sindaco per protesta ne aveva messo uno di cartone

Da martedì scorso anche a Rovetta c’è un sanitario a disposizione. Situazione grave in Valle Imagna. I sindaci allarmati: «Il Cad non è la soluzione».

Nella conca della Presolana il medico di cartone è ora un medico in carne e ossa: l’iniziativa ironica e provocatoria lanciata dal sindaco di Onore, Michele Schiavi, che aveva posizionato nell’ambulatorio una sagoma di cartonato con camice bianco come protesta per la carenza dei medici, ha avuto un risvolto positivo, seppur temporaneo. Da martedì scorso nell’ambulatorio di Onore è tornato il medico e così in quello di Rovetta: è il dottor Giambattista Gozzini, già medico di famiglia sul territorio fino allo scorso anno e che temporaneamente si è messo a disposizione per assorbire i pazienti scoperti dopo la cessazione del dottor Gianandrea Moioli (dall’1 dicembre).

«Il dottor Gozzini - dice Schiavi- ha già visitato nell’ambulatorio di Onore dove sarà presente per un’ora ogni martedì». Sul territorio del sub-ambito per i pazienti di Rovetta, Fino del Monte, Onore, Songavazzo, Cerete e Castione della Presolana sono ora attivi diversi medici: Ahmad Raja (ambulatorio a Castione e Rovetta), Franco Baiguini e Federica Bertoni a Castione della Presolana, Fabrizio Oprandi (Rovetta, San Lorenzo e Cerete), Nadia Vavassori (Rovetta e San Lorenzo) e dal 6 dicembre Sara Bettoli come sostituta del dottor Moioli per circa 650 pazienti, e dal 10 dicembre, in attesa dell’individuazione del titolare, il dottor Giambattista Gozzini (a Rovetta e Onore) per i pazienti che non hanno trovato posto tra i medici disponibili. Sui siti dei Comuni è stato precisato che i pazienti scoperti non dovranno recarsi agli sportelli per effettuare la sostituzione.

Soddisfatto il sindaco di Rovetta: «La speranza è che l’incarico alla dottoressa Bettoli possa essere definitivo. Per Rovetta la situazione è buona, due ambulatori con più medici, lo studio pediatrico e il servizio prelievi, tamponi e sierologici», dice Mauro Marinoni. A Castione della Presolana invece si profila una situazione delicata, a breve andranno in pensione 2 medici su 3, il dottor Baiguini e la dottoressa Bertoni. «Siamo in contatto con Ats e confidiamo si possa trovare una soluzione», afferma il sindaco di Castione, Angelo Migliorati.

Situazione in Valle Imagna

La carenza di medici di base si fa sentire anche in Valle Imagna, soprattutto a Capizzone, Bedulita e Strozza. Da quando è andato in pensione 2 anni fa il dottor Giuseppe Galati, Ats non è più riuscita a dare stabilità al servizio di medicina di base. Dopo Galati è arrivato Carminati, ma dopo un anno ha lasciato e al suo posto è arrivato il dottor Tommaso Finco, ma anche lui ha lasciato la Valle Imagna. Il sindaco di Capizzone Alessandro Pellegrini: «Ats ci ha inseriti nel Cad (Continuità assistenziale diurna), almeno dei medici per 4 mezze giornate alla settimana sono nel nostro ambulatorio. Ma i mutuati dei 3 Comuni sono più di 1.500 e i medici hanno difficoltà a gestirli tutti. Serve un medico in pianta stabile». «I medici del Cad fanno il possibile, ma i mutuati sono tanti -aggiunge il sindaco di Bedulita, Roberto Facchinetti-. Servono medici per i nostri territori».

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