Covid, Bertolaso: «Entro inizio luglio in Lombardia avremo l’immunità di gregge»

Vaccinazioni, le parole del consulente per l’attuazione del piano regionale all’apertura del nuovo hub di Sant’Omobono Terme: «Per fine mese saremo pronti a somministrare centomila vaccinazioni al giorno in Lombardia». In visita anche a Mapello: «C’è una grande voglia di mettersi alle spalle questa tragedia».

«Entro fine mese saremo pronti a somministrare centomila vaccinazioni al giorno in Lombardia. Con l’obiettivo di raggiungere l’immunità per la nostra regione entro fine giugno-inizio luglio». Così lunedì 12 aprile Guido Bertolaso, consulente per l’attuazione del piano vaccini anti Covid in Lombardia,all’inaugurazione del nuovo hub vaccinale al palasport di Sant’Omobono, per l’avvio della campagna di massa. «Ho visto tanta soddisfazione da parte dei cittadini che sono venuti qui per la vaccinazione – ha detto Bertolaso –. Ho visto anche grande fiducia nei medici, nel personale infermieristico, nei volontari. E grande fiducia in AstraZeneca, questo vaccino tanto discusso ma invece tanto utile, che va somministrato e accettato con tranquillità perché è un vaccino che serve per sconfiggere il virus come tutti gli altri. Il vaccino Johnson & Johnson è in dirittura di arrivo ma le quantità che ci hanno comunicato servono a poco. Bisogna aspettare che arrivino i quantitativi di maggio, sufficienti per inserirli nella linea, accanto agli altri tre vaccini che stiamo già utilizzando». «A fine mese – ha continuato – saremo pronti a fare 100 mila vaccinazione al giorno. Senza il minimo dubbio. E tra fine giugno e luglio, se avremo i vaccini a disposizione, si può pensare di raggiungere l’immunità di gregge».

Le prenotazioni proseguono intanto senza sosta. «Il nuovo sistema di prenotazione delle Poste funziona. Siamo già oggi (lunedì 12 aprile per chi legge, ndr), a 685 mila cittadini lombardi prenotati tra i 70 e i 79 anni, anche 25 mila disabili gravi e oltre 70 mila persone altamente vulnerabili. Siamo in linea con le previsioni». «Dobbiamo ricordare sempre che il vaccino serve soprattutto a ridurre, in caso di malattia, l’ospedalizzazione o peggio la terapia intensiva – ha continuato Bertolaso –. Casi di malati Covid tra i vaccinati ci sono stati, ma si tratta di casi fisiologici. Mentre non ci risultano in Lombardia casi di gravi reazioni avverse». Quanto al dibattito sul «passaporto vaccinale» Bertolaso si è detto favorevole sottolineando che stiamo già andando in questa direzione «obbligando giustamente il personale sanitario».

«Con i sindaci – ha aggiunto li direttore generale dell’Asst Papa Giovanni Maria Beatrice Stasi – abbiamo condiviso la volontà di avere due hub piccoli ma importantissimi, uno a Zogno e uno a Sant’Omobono. Oggi abbiamo dato la dimostrazione migliore di come con la forza di volontà, con l’impegno di tutti, si possano avere dei risultati». Tante le autorità presenti ieri al palasport valdimagnino, concesso in uso gratuito dal Comune e allestito dalla Comunità montana. Tra loro il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, il presidente dell’Assemblea dei sindaci Gianbattista Brioschi, il presidente del Bim Carlo Personeni, il direttore generale dell’Ats Bergamo Massimo Giupponi, il consigliere regionale Alex Galizzi, il consigliere provinciale Demis Todeschini, il sindaco di Sant’Omobono Ivo Sauro Manzoni e il presidente della Comunità montana Valle Imagna Roberto Facchinetti.

L’hub di Sant’Omobono, gestito dall’Asst Papa Giovanni, ha aperto ieri, somministrando su due linee 144 prime dosi di AstraZeneca agli over 75 e 140 seconde dosi a over 80 (che avevano ricevuto la prima dose al presidio di via Vanoncini a Sant’Omobono). Si arriverà nelle prossime settimane ad avere otto linee, quindi con la somministrazione di circa mille vaccini al giorno, tutti i giorni dalle 8 alle 20. Tutto si è svolto regolarmente. Tra le iniziative un grande cartellone dove i vaccinati potevano apporre la loro firma a ricordo di «quello che sarà ricordato come un momento storico nei prossimi anni», ha detto il presidente comunitario Roberto Facchinetti. Sempre la Comunità montana nei prossimi giorni posizionerà lungo la strada tanti cuori a indicazione dell’accesso all’hub vaccinale. «Questa è una terra di gente laboriosa – ha concluso Bertolaso parlando alle autorità – e sono certo che sarà anche la prima terra a uscire da questa pandemia. Dalla provincia abbiamo già segnali di ripresa che ci consentono di tornare a sognare».

LA VISITA A MAPELLO: «C’È UNA GRANDE VOGLIA DI SUPERARE QUESTA TRAGEDIA»
Guido Bertolaso ha visitato anche l’hub allestito al Centro commerciale Continente a Mapello. Accompagnato dai direttori generali dell’Ats Bergamo Massimo Giupponi e dell’Asst Bergamo Ovest Peter Assembergs, dal sindaco di Alessandra Locatelli e da uno dei proprietari del Centro, Andrea Lombardini, ha apprezzato le 8 linee al lavoro per la vaccinazione. Bertolaso si è complimentato con i vertici sanitari e ha ringraziato per lo spazio messo a disposizione: «Ho visto un centro vaccinale ben organizzato, in un centro commerciale davvero moderno ed efficiente. C’è una grande voglia di mettersi alle spalle questa grave tragedia. Vaccinare è il modo giusto, ovviamente avendo le dosi necessarie per coprire tutta la popolazione e quindi di far ripartire alla grande questa terra: è stata capace di risollevarsi nel passato e così farà nel futuro».

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