Sant’Omobono avrà le nuove terme e saranno aperte tutto l’anno

L’opera L’attuale sede ospiterà il ristoro, il vecchio bar sarà invece demolito per far posto al centro cure Lavori entro l’anno. Todeschini: «Progetto ambizioso».

«È un progetto ambizioso, ma ci crediamo. Sant’ Omobono vuole puntare ancora sul turismo termale», dice il vicesindaco Demis Todeschini. Parliamo di terme curative, sanitarie, quelle tradizionali. Sant’ Omobono prepara un progetto da un milione e 250 mila euro, finanziato per 500 mila euro dalla Regione Lombardia. Lo studio è in corso e i lavori - secondo l’Amministrazione comunale - potrebbero iniziare entro fine anno. Parliamo del centro termale comunale di Sant’ Omobono, quello che - salendo lungo la strada provinciale per Valsecca - si incontra sulla destra (mentre a sinistra resta la beauty farm provata di Villa Ortensie).

Il centro termale è attivo dagli anni Settanta, con edifici però ormai datati

Il centro termale è attivo dagli anni Settanta, con edifici però ormai datati. Due gli immobili principali: a destra, per chi entra, la palazzina del centro cure utilizzata finora solo durante il periodo estivo; a sinistra il vecchio bar-ristoro, e di fronte il parco. L’area termale è stata di fatto sempre utilizzata solo durante i mesi caldi (per le cure o per vari eventi), mentre è rimasta chiusa in inverno.

Durante i mesi freddi le cure convenzionate con il Servizio sanitario nazionale sono quindi state effettuate sempre nella vicina spa di Villa Ortensie. Dal marzo 2020, però, lo stop, causa Covid. Il centro cure comunali è rimasto chiuso anche se utilizzato dalla cooperativa «Lavorare insieme» (per due estati) come bar. Ora il progetto di rinnovo completo delle terme.

L’operazione prevede un investimento da un milione e 250 mila euro che potrebbe diventare di due milioni e 50 mila euro in caso di ulteriore finanziamento statale, comprendendo quindi la realizzazione di marciapiedi su via alle Fonti. Spiega ancora il vicesindaco Todeschini: «Grazi a Regione Lombardia abbiamo già a disposizione 500 mila euro. Il nostro progetto sulle terme è giunto 23° su 689 nella graduatoria del bando sulla Rigenerazione urbana. Una bella soddisfazione. Altri 400 mila euro saranno fondi comunali, i restanti pensiamo di chiederli al Consorzio Bim».

L’operazione prevede un investimento da un milione e 250 mila euro che potrebbe diventare di due milioni e 50 mila euro in caso di ulteriore finanziamento statale

«Con questi fondi - prosegue il vicesindaco - saremo in grado di rinnovare completamente il centro cure termali, ora troppo vecchio: una volta aperto funzionerà tutto l’anno. Nella palazzina finora utilizzata per le cure si potrà ricavare un bar-ristorante: in Consiglio abbiamo già provveduto al cambio di destinazione d’uso. A breve sarà pubblicato il bando: chi prenderà in gestione, per vent’ anni, la struttura, dovrà anche intervenire per la ristrutturazione, a scomputo dell’affitto. Nel vecchio immobile che, invece, ospitava il bar, realizzeremo il nuovo centro cure termali, su un unico piano, proprio nei pressi delle sorgenti. E sarà rinnovato anche con un nuovo stile e a tema acqua tutto il parco verde circostante».

Nel progetto, in corso di realizzazione, anche il rifacimento del parcheggio «rotondo» poco prima dell’ingresso delle terme, e il marciapiede di collegamento tra lo stesso parcheggio e il centro cure. Il Comune mira anche a ottenere nuovi finanziamenti (un milione e 550 mila euro) grazie al bando di Rigenerazione urbana del ministero, bando a cui parteciperà in convenzione con i Comuni di Costa Imagna, Torre de’ Busi, Caprino e Cisano per una richiesta complessiva di 5 milioni di euro. «Se dovessero arrivare anche questi fondi - conclude il vicesindaco Todeschini - riusciremmo a realizzare anche tutto il marciapiede su viale alle Fonti».

A breve sarà pubblicato il bando: chi prenderà in gestione, per vent’ anni, la struttura, dovrà anche intervenire per la ristrutturazione

© RIPRODUZIONE RISERVATA