Terme di Sant’Omobono chiuse dal 2020. Le nuove tra un anno

Il progetto. Dopo la pandemia sia il centro comunale sia la Spa non hanno più riaperto. Ora l’idea di rinnovarle.

Il bando per bar, parco delle terme e minigof, sarà pubblicato a breve. Il futuro gestore, a scomputo dell’affitto ventennale, dovrà porre mano alla ristrutturazione della vecchia palazzina delle terme e trasformarla appunto in area ristoro. L’edificio che, fino ad ora, aveva ospitato proprio il bar, diventerà la sede delle nuove terme. Parliamo, appunto, delle terme di Sant’Omobono ... Terme. Che, però, da ormai più di due anni, non ha un centro cure termali e neppure una Spa funzionanti. Sì, perché anche la vicina Villa Ortensie, di proprietà privata, ha sospeso l’attività con il diffondersi della pandemia e, da allora, non ha più riaperto. Difficile prevederne il futuro. Villa Ortensie, peraltro, ha in concessione dal Comune l’uso dell’acqua termale, anche per il centro termale comunale.

Sant’Omobono senza terme

Sta di fatto che Sant’Omobono, che dall’agosto 2004 ha aggiunto la parola «Terme» togliendo quella di «Imagna», oggi si ritrova sì con acque dalle proprietà termali... ma non sfruttate. Né nella Spa priva (la beauty farm che usava metodi naturali per le cure) né nel centro cure comunale. Ma il Comune ha avviato da tempo proprio un progetto di riqualificazione complessiva delle proprie terme. «Puntiamo più che mai allo sviluppo delle terme - dice il vicesindaco Demis Todeschini - nessuna volontà di abbandonare il settore. L’auspicio è anche che il privato possa riaprire la propria Spa quanto prima. Come Comune investiremo sicuramente un milione e 250mila euro per rifare completamente le nostre terme: 500mila euro sono i fondi messi a disposizione dalla Regione, 250mila quelli messi a bilancio dal Comune. Gli altri soldi necessari potrebbero arrivare da un ulteriore finanziamento statale di un milione e 550mila euro, stiamo attendendo la graduatoria del bando che doveva essere pubblicata a fine giugno ma è slittata. Se non dovessimo ottenerli chiederemo un aiuto al Bim. Peraltro, questo ulteriore finanziamento statale di circa un milione di euro ci consentirebbe di ampliare il progetto, con la realizzazione di marciapiedi su via Alle Fonti».

Il centro termale è attivo dagli anni Settanta, con edifici però ormai datati: due gli immobili principali. A destra, per chi entra, la palazzina del centro cure utilizzata finora solo durante il periodo estivo; a sinistra il vecchio bar-ristoro, e di fronte il parco. L’area termale è stata di fatto sempre utilizzata solo durante i mesi caldi (per le cure o per vari eventi), mentre è rimasta chiusa in inverno

«Ma le nuove terme comunque vada questo bando - continua Todeschini – si faranno. A breve, tempo due settimane, pubblicheremo il bando per trovare il gestore del nuovo bar e del parco: avrà la concessione per vent’anni e dovrà ristrutturare la palazzina delle ex terme dove troverà spazio il ristoro».

«Dopo lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare delle nuove terme, da realizzare nella vecchia palazzina del bar - continua Todeschini - che ci ha consentito di essere ammessi al finanziamento regionale di 500 mila euro, stiamo procedendo alla progettazione definitiva dell’opera. Alla conclusione faremo il bando anche per la concessione dell’acqua e la gestione del centro termale. Centro che, a differenza di come successo finora, sarà aperto tutto l’anno». Ma per vedere riaperte le terme comunali bisognerà attenere ancora un anno. E la prossima estate molto probabilmente saranno ancora chiuse.

«È un progetto ambizioso, ma ci crediamo. Sant’ Omobono vuole puntare ancora sul turismo termale», aggiunte ancora il vicesindaco. Il centro termale è attivo dagli anni Settanta, con edifici però ormai datati: due gli immobili principali. A destra, per chi entra, la palazzina del centro cure utilizzata finora solo durante il periodo estivo; a sinistra il vecchio bar-ristoro, e di fronte il parco. L’area termale è stata di fatto sempre utilizzata solo durante i mesi caldi (per le cure o per vari eventi), mentre è rimasta chiusa in inverno.

Nel progetto, in corso di realizzazione, anche il rifacimento del parcheggio «rotondo» poco prima dell’ingresso delle terme, e il marciapiede di collegamento tra lo stesso parcheggio e il centro cure.

Durante i mesi freddi le cure convenzionate con il Servizio sanitario nazionale sono quindi state effettuate sempre nella vicina spa di Villa Ortensie. Dal marzo 2020, però, lo stop, causa Covid. Il centro cure comunali è rimasto chiuso anche se utilizzato dalla cooperativa «Lavorare insieme» (per due estati) come bar. Ora il progetto di rinnovo completo delle terme. Ma questa estate sia terme (Spa e centro cure) sia il parco sono rimasti chiusi.

Le nuove terme nell’ex bar

«Nel vecchio immobile che ospitava il bar - continua - realizzeremo il nuovo centro cure termali, su un unico piano, proprio nei pressi delle sorgenti. E sarà rinnovato anche con un nuovo stile e a tema acqua tutto il parco verde circostante. Anche il nuovo bar-ristoro dovrà avere caratteristiche architettoniche in sintonia con il nuovo centro termale». Nel progetto, in corso di realizzazione, anche il rifacimento del parcheggio «rotondo» poco prima dell’ingresso delle terme, e il marciapiede di collegamento tra lo stesso parcheggio e il centro cure.

© RIPRODUZIONE RISERVATA