Danni del nubifragio, pronto il bilancio
I Comuni chiedono quasi 17 milioni

Frane e allagamenti del 3 ottobre scorso. Da Villa d’Ogna (6,3 milioni), Carona (5,3) e Ardesio (1,9) le richieste maggiori alla Regione. Riaperta la strada Sottochiesa-Pizzino.

Ammonta complessivamente a circa 17 milioni di euro la richiesta di contributo che i Comuni bergamaschi danneggiati dal nubifragio di sabato 3 ottobre hanno inviato a Regione Lombardia. A una settimana i sopralluoghi sono stati fatti e le relative schede inviate. Nella maggior parte dei casi i Comuni sono già intervenuti con fondi sempre regionali di somma urgenza, per la messa in sicurezza e la riapertura delle strade. Strade che, però, in alcuni casi restano ancora chiuse. A Val Brembilla si lavorerà ancora per due settimane prima di poter riaprire a senso unico alternato la strada verso la Val Taleggio. Qui sono stati spesi centomila euro.

Chiusa ancora la strada comunale Averara-Valmoresca, con richiesta di finanziamento per 50 mila euro (si sta già lavorando). Altro fronte brembano particolarmente importante quello di Cusio-Piani dell’Avaro: 100 mila euro già spesi per liberare la strada e costruire il muro di protezione, ne sono stati chiesti altri 750 mila per la bonifica del versante.

Riaperta ieri pomeriggio la strada comunale Sottochiesa-Pizzino (intervento da 100 mila euro), nel Comune di Taleggio che ha chiesto per la bonifica completa altri 900 mila euro.

Per la frana di Oltre il Colle il Comune ha chiesto invece 200 mila euro, mentre per la sistemazione della pista ciclabile a Zogno sono stati chiesti alla Regione 250 mila euro. La Regione dovrebbe intervenire anche per la ricostruzione del muro di via Belotti a San Pellegrino. La richiesta più consistente in Val Brembana è arrivata da Carona: complessivamente 5,390 milioni di euro, per movimenti franosi in località Nisoi, Peta, sulla strada per il Fregabolgia e per il disastro in Val Carisole (stimato in 450 mila euro).

I Comuni di Ornica, Valtorta e la Comunità montana hanno poi chiesto alla Provincia 200 mila euro per allargare il tratto di provinciale interessato dalla frana di sabato 3 ottobre. «Danni ingenti - spiega il presidente della Comunità montana Jonathan Lobati - a cui la Regione ha risposto prontamente. Ora speriamo che finanzi anche il resto delle richieste».

In Val Seriana, Villa d’Ogna ha chiesto 6,350 milioni di euro.

Serviranno per riparare agli allagamenti di strade lungo il Serio, per la ricostruzione di muri abbattuti e la rimozione di alberi caduti nel torrente Ogna. In tale cifra sono stati inseriti anche i gravi danni subiti da alcune aziende. Anche Uniacque ha subito danni ad alcuni suoi manufatti.

Ardesio ha chiesto invece un milione e 960 mila euro, di cui 230 mila per danni a privati . Altro Comune che ha subito danni per il maltempo è Valbondione. Ai danni causati dalla Valle di Fuga alla provinciale 49 provvederà l’Amministrazione provinciale. La richiesta alla Regione ammonta a oltre 700 mila euro: serviranno in parte per sanare i danni provocati dal maltempo ai privati (Centro sportivo Rodigari, azienda agricola di Selvasecca, strada per le baite di Redorta) e in parte per la pista ciclabile, in paese e a Maslana.

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