«Guidaci con la luce del tuo sorriso». A Pradalunga l’ultimo saluto a Nando

I funerali dell’alpinista morto mercoledì sul Gran Zebrù. La sindaca Valoti: «La tua ricchezza umana ci aiuta a superare il passaggio obbligato di questa tristezza».

È stato un pomeriggio triste quello di sabato per la piccola comunità di Cornale di Pradalunga, che si è riunita per dare l’ultimo saluto a Fernando Bergamelli, conosciuto da tutti come «Nando», il 55enne che ha perso la vita sul Gran Zebrù mercoledì scorso, insieme all’amico di Vertova Oscar Cavagnis, 46 anni (i cui funerali saranno celebrati lunedì).

Già prima dell’arrivo del feretro, intorno alle 15, l’interno della parrocchiale di Cornale e il sagrato erano colmi di gente. «L’altra sera è andato in onda in televisione il film “Un’impresa da Dio” – ha esordito durante l’omelia don Angelo Cortinovis, parroco di Pradalunga e Cornale -, e a un certo punto, sotto le vesti di cameriere, Dio fa diverse domande alla moglie del protagonista. “Credi che Dio dia pazienza o l’opportunità di essere paziente? A chi chiede coraggio Dio lo concede o dà l’opportunità di essere coraggioso?”. Ecco, queste riflessioni mi portano a chiedervi: e se la morte di Nando fosse un’opportunità? E se la morte chiedesse a noi vivi “a te cosa dice questa morte per la tua vita, per come hai vissuto sino ad adesso?”. Dio non ci dà la soluzione, ma l’opportunità per trovare soluzioni. Proviamo allora a pensare questa morte come un’opportunità; è una cosa grossa, ma pensiamoci».

Strette attorno alla famiglia, composta dalla moglie Fedra, il figlio Giacomo, i genitori ed i fratelli, anche diverse autorità: il consigliere regionale Roberto Anelli, Paolo Valoti, presidente della sezione Cai di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, presidente della Provincia di Bergamo, dove Fernando lavorava, e Valerio Bettoni, ex presidente della Provincia. Da diversi anni Nando lavorava nella sede provinciale di via Tasso, prima come autista poi come usciere. A Cornale lo conoscevano tutti molto bene: in diverse occasioni era pronto a dare il suo contributo, soprattutto per il gruppo sportivo Gso Cornale Asd, per il quale ricopriva la carica di presidente. Ieri, a salutarlo, c’erano tutti i dirigenti e i ragazzi del gruppo sportivo. Insieme ai tanti amici con i quali condivideva la passione per montagna, come lo skyrunner Mario Poletti. Nel tempo libero infatti, oltre alla famiglia e al volontariato, si dedicava alla montagna, quella grande passione che l’ha portato alla morte. «Nando ha salito parecchi monti – ha concluso il sacerdote –, ma su quell’ultima montagna ha sicuramente visto Dio».

I compaesani ed i volontari, con il quale ha condiviso numerosi progetti ed iniziative organizzate nella comunità, hanno voluto ringraziarlo. «Ora ti sei unito alla “cordata celeste” – ha letto in un messaggio a nome dell’amministrazione comunale la sindaca Natalina Valoti –, per continuare a fare il passo con tenacia, semplicità e generosità, e questa tua ricchezza umana ci aiuta per superare il passaggio obbligato di questa tristezza. Grazie Nando, perché dal firmamento delle montagne celesti, la luce del tuo sorriso, i colori della tua risata, ci guideranno ancora per superare gli ostacoli di questa terra».

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