In riva al Serio arriva il telefono delle emozioni: parole da affidare al vento

Alzano. L’iniziativa del volontario Mino Patelli su modello di un’idea promossa in Giappone: le persone confidano i propri sentimenti verso chi non c’è più.

Sulle sponde del fiume Serio ad Alzano, nei pressi dell’Oasi delle oche del Guidana, è arrivato da pochi giorni un «telefono del vento». Sta posato dentro una semplice cassetta rossa in plastica, in attesa di trovare una collocazione migliore in una vera e propria cabina telefonica, ed è uno dei pochi esemplari in Italia.

Una connessione emotiva

L’iniziativa del «telefono del vento» nasce in Giappone nel 2010: si tratta di un apparecchio telefonico scollegato, che può essere usato per consegnare le proprie parole al vento e mettersi in connessione emotiva con una persona scomparsa. Nasce come strategia per lenire il dolore per la morte di una persona cara, affidando al telefono non funzionante parole e racconti.

«In Italia solo altre due»

«Mentre mi stavo informando per mettere in questa zona una cabina telefonica che facesse da casetta dei libri, ho trovato informazioni sul “telefono del vento” e ho voluto portarlo anche qui ad Alzano - spiega Mino Patelli, personaggio noto ad Alzano per la sua attività di volontariato a favore della fauna del Serio, promotore di questa iniziativa -. A quanto ho trovato, in Italia ne esistono solo altre due. Da pochi giorni è presente all’Oasi delle oche, nella speranza di trovare in futuro anche una cabina telefonica dove collocarlo e dove poter mettere anche un notes per raccogliere pensieri e riflessioni. Ognuno potrà vivere questa possibilità come vuole, mettendoci le proprie emozioni. A me è successo di alzare la cornetta e dopo poche parole mettermi subito a piangere». Sin dai primi giorni l’iniziativa è stata molto apprezzata dalle tante persone che transitano per una passeggiata lungo le sponde del Serio

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