Intossicati a Dorga: spuntano altri casi
Si attendono i risultati delle analisi Ats

Oltre ai 27 bambini, anche alcune famiglie hanno accusato malori. Nessun batterio negli impianti controllati da Uniacque fuori dalle strutture private.

Serviranno i risultati delle analisi effettuate da Ats Bergamo – e probabilmente disponibili da martedì 7 gennaio – per capire le origini dei malori che, sabato notte, hanno colpito 27 bambini ospiti della casa vacanza «La Calcinatella» a Dorga di Castione della Presolana, nei pressi del Santuario di Lantana.

L’ex Asl ha prelevato dei campioni dai rubinetti della struttura dove villeggiavano da venerdì 45 persone (37 bambini di elementari e medie, più i loro accompagnatori) provenienti da Adrara San Martino per verificare la presenza di eventuali virus o batteri che possano aver causato quella che è sembrata essere una gastroenterite diffusa. Uniacque, che gestisce circa 500 utenze idriche nella zona, ha svolto accertamenti immediati sui propri impianti – e dunque, a differenza d Ats, solo fino all’esterno delle strutture private – senza riscontrare alcuna anomalia.

Che cosa è dunque accaduto? Nel frattempo altre persone che villeggiavano tra venerdì scorso, 3 gennaio, e domenica 5 in due residence della stessa zona hanno fatto sapere di aver registrato gli stessi sintomi: «Mio figlio di 14 anni è stato ricoverato all’ospedale di Piario perché sabato continuava a stare male: forti dolori di pancia e vomito continuo – racconta una donna ospite di uno dei residence –: io stessa sono stata male, così come un’altra famiglia tedesca sempre qui ospite negli stessi giorni e un’altra famiglia, di Milano come noi, che era stata al residence fino a venerdì. La particolarità è che tutti noi avevamo bevuto l’acqua dal rubinetto. Di una famiglia composta da cinque persone, le quattro che erano andate a sciare hanno accusato i sintomi ore dopo la madre che, invece, era rimasta a casa e aveva bevuto prima di tutti». Per fortuna – va detto – nessuna delle persone che hanno accusato i malori sono gravi: soprattutto i bambini stanno tutti bene e sono stati tutti dimessi dopo i controlli agli ospedali.

Anche i dieci che non erano stati soccorsi con le ambulanze nel cuore della notte, grazie all’interessamento degli organizzatori della casa vacanze sono stati fatti visitare, rientrando a casa, al Pronto soccorso dell’ospedale di Alzano, in accordo con la struttura sanitaria. «Noi dobbiamo tutelare in primis la salute dei bambini ed è quello che abbiamo fatto, chiamando subito i soccorsi – spiega Claudio Brevi, responsabile del gruppo –: un dato di fatto è che chi aveva bevuto l’acqua dai rubinetti è stato male, mentre chi, come me, ha bevuto l’acqua frizzante in bottiglia, non ha accusato alcun malessere. E tutti avevamo mangiato all’incirca le stesse cose. Inoltre abbiamo saputo di questi altri casi di famiglie che soggiornavano qui nella zona, che hanno accusato gli stessi sintomi».

Dal canto suo, Uniacque ha precauzionalmente svolto una decina di analisi in altrettanti punti, nei pressi degli innesti delle tubazioni alle strutture private teatro dei malori, ma anche al bacino idrico di riferimento e a una vicina fontanella pubblica, senza registrare alcuna anomalia né la presenza di batteri o virus. Il bacino alimenta circa 500 utenze e, in caso di batterio diffuso nell’acqua, teoricamente i malori dovrebbero essere stati molti di più. «I nostri impianti non hanno registrato anomalie e le analisi hanno confermato che l’acqua è ottima – spiega il presidente Paolo Franco, che lunedì 6 gennaio ha trascorso la giornata a Dorga per indagare sul caso –. La causa sarà da rintracciare da altre parti». Ora resta da capire dove.

© RIPRODUZIONE RISERVATA