Leffe, Daniele trionfa ancora a Londra con le sue foto «stellari»

IL CONCORSO. Il sedicenne Borsari, già premiato nel 2024, si conferma «Giovane astrofotografo dell’anno» «Il mio scatto acquisito in 4 notti tra gennaio e febbraio».

Leffe

Si è confermato il «Giovane astrofotografo dell’anno», cosa mai successa nelle 17 edizioni del concorso del Royal Museums Greenwich di Londra, nel Regno Unito. E oggi, proprio come nel 2024, Daniele Borsari, sedicenne di Leffe, studente di 4ª Meccatronica all’Itis di Gazzaniga, vola in Inghilterra per incontrare gli altri vincitori: 140 selezionati da tutto il mondo, tra quasi 6.000 immagini da 68 Paesi. Ospite d’onore, coi genitori Serena e Ramon e il fratello Nicola, 17 anni. «Dopo la “Nebulosa California” dell’anno scorso – spiega Daniele, ieri diviso tra scuola, corso di arrampicata e valigie – ho vinto la “Young Competition”, per Under 16, con “Orion, the Horsehead and the Flame in H-alpha”.

Per mettere in risalto la Testa di Cavallo e la Fiamma, nebulose della costellazione di Orione in H-alpha, ho scelto il bianco e nero. La giuria mi ha premiato anche per il coraggio: la foto ha valorizzato i bordi delle formazioni stellari, è originale in una zona popolare tra gli appassionati. Poi c’è un’altra soddisfazione: hanno “altamente raccomandato” pure il mio

«Sorprendentemente, questa è la seconda vittoria consecutiva di Daniele Borsari, che lo rende il primo vincitore consecutivo in questa categoria»

click “The Shark and the Rotten Fish Nebulae in an Ocean of Dust” ». Sottolinea Paddy Rodgers, direttore del Royal Museums Greenwich: «Sorprendentemente, questa è la seconda vittoria consecutiva di Daniele Borsari, che lo rende il primo vincitore consecutivo in questa categoria». Con un livello sempre più alto, verrebbe da dire «stellare», di astrofotografi Under 16 da tutto il mondo. Il podio 2025 lo vede davanti a un quindicenne Usa, uno del Canada e un tredicenne indiano. «Però – commenta il leffese – dalla prossima edizione lascerò gli Young e già a questa sono rientrato per un soffio: ho spedito gli scatti poco prima di compiere i 16 anni, il 17 marzo».

Tutto è cominciato dopo che nel 2020 gli zii gli hanno regalato una macchina fotografica. Spiega Daniele: «All’inizio nulla di che, poi intorno al 2022 mi sono appassionato alle stelle ed è stato un crescendo, anche grazie al Circolo astrofili bergamaschi e alle uscite

«Essere fortunati a catturare obiettivi sfuggenti. Ma per avere fortuna bisogna essere perseveranti e portare a casa quanti più dati possibile»

all’Osservatorio di Ganda. Il primo scatto? Un disastro: niente stelle, bensì difetti». Poi tanti tutorial e metodo perché, come è stato ripetuto alla proclamazione a Londra, la regola è: «Essere fortunati a catturare obiettivi sfuggenti. Ma per avere fortuna bisogna essere perseveranti e portare a casa quanti più dati possibile». È così che Daniele colleziona premi, dal suo giardino a Leffe: «Lo scatto vincitore ha richiesto circa un’ora di preparazione, che è lo studio fotografico dell’oggetto, nebulosa o galassia che sia. Ho acquisito l’immagine con 22 ore di esposizione, quattro notti tra gennaio e febbraio. L’ho elaborata al computer». Un nerd? Assolutamente no: «Oltre a fotografia e arrampicata – spiega – amo la musica e suono la batteria». A fine luglio era nello stadio di Cesena tra gli oltre 1.700 musicisti da tutto il mondo per il «Rockin’ 1000». Spenti i riflettori, è tornato con il naso all’insù, a caccia dello scatto wow del 2026. «Ma – ammette – già entrare tra i finalisti “adulti” sarebbe un successo».

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