Mancano cuochi e camerieri. «I giovani non vogliono più lavorare durante il weekend»

Gli operatori faticano a trovare personale: «Il settore è stato tra i più penalizzati. È il primo anno che dobbiamo pubblicare annunci»

Sono i profili più richiesti del momento negli alberghi, ristoranti e bar anche nelle località turistiche seriane: camerieri, cuochi e aiuto cuochi, pizzaioli, professioni che a differenza del passato sono diventate una rarità.

La situazione in Val Seriana è comune a molte attività che in queste settimane lamentano la mancanza di candidati, fondamentali per la ripartenza della stagione estiva che si spera sia all’insegna della rinascita e del turismo in montagna. «Siamo fermi da un anno e gli studenti universitari che lavoravano da noi hanno trovato altro, ma quando ripartirà anche il settore banqueting per noi saranno mesi intensi tra ospiti dell’hotel, matrimoni, ristorante e bar» spiega Neomi Fornoni dell’Albergo Ardesio Da Giorgio, che durante la stagione estiva dà lavoro a 35 persone, e che per i prossimi mesi è alla ricerca da diverse settimane di un pizzaiolo in più, mentre a fatica ha trovato il personale di sala.

«Il settore è stato tra i più penalizzati e certamente non aiuta il fatto che non si offra un contratto fisso», conclude. Ma quello che condiziona la ricerca è anche un’attitudine diversa verso il mondo lavorativo da parte dei giovani, quelli che in passato sono sempre stati i candidati principali. «Rispetto al passato sempre meno persone accettano di lavorare nel weekend», precisa Fornoni, un pensiero condiviso anche dal collega Pietro Scandella de La Baitella di Songavazzo: «Si fa fatica a trovare persone disponibili a lavorare la sera e nei fine settimana, gente motivata e affidabile – precisa Scandella, che gestisce l’estivo de La Baitella–. Noi siamo stiamo cercando cameriere e cuoco per il ristorante e l’estivo ma dopo annunci e passaparola siamo ancora alla ricerca. Abbiamo assunto quasi tutti coloro che erano con noi nel 2020, ma volevamo ampliare l’organico e non è semplice. Mi sono confrontato anche con altri colleghi della valle e della città: tutti cercano e fanno fatica a trovare. E uno dei motivi è che alcuni tra coloro che hanno contratti stagionali hanno più convenienza a non lavorare e ottenere disoccupazione e bonus, piuttosto che rimboccarsi le maniche».

Il problema è che «non vi sono proprio candidature – lamenta Giordano Sozzi dell’Hotel Prealpi di Bratto (Castione della Presolana) – per noi è il primo anno che dobbiamo pubblicare annunci per trovare personale. In passato dovevamo scegliere tra i candidati che si proponevano. La carenza è evidente e non è un bel segno».

Sempre a Castione della Presolana anche all’Eurohotel Meeting & Wellness di Bratto è ancora alla ricerca di due camerieri di un cuoco e un aiuto. «Per noi il ristorante è attivo soltanto durante il periodo natalizio e per la stagione estiva quindi sono consapevole che è più difficile trovare personale disposto a lavorare per un periodo limitato, ma è una situazione condivisa anche da altre strutture che possono offrire anche un’opportunità di lavoro stabile – spiega Andrea Tomasoni, 26enne, giovanissimo gestore dell’hotel di famiglia –. Ho pubblicato annunci sui social, siti internet, portali, ora confidiamo nell’istituto alberghiero».

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