Mezzo secolo fa l’alluvione: Albino ricorda con una mostra

Memorie. Sabato 3 settembre in municipio verranno esposti documenti, foto e testimonianze del nubifragio del luglio 1972.

Una mostra per fare memoria ma anche per sensibilizzare su un problema sempre più attuale. Verrà inaugurata sabato 3 settembre alle 11 la mostra allestita nel municipio di Albino dedicata all’alluvione che il 10 luglio 1972 devastò diversi Comuni della Media Val Seriana. A 50 anni dal tragico evento, il Comune di Albino ha raccolto numerosa documentazione fotografica e archivistica per promuovere questa iniziativa che si inserisce nella campagna nazionale di diffusione di buone pratiche di Protezione civile “Io non rischio». «L’idea è partita da Sonia Camozzi, segretaria del Comune, Maria Rosa Carrara, dipendente comunale in pensione ma ancora disponibile, e Nives Colombi, responsabile della biblioteca – spiega il sindaco di Albino Fabio Terzi -. È stato recuperato parecchio materiale fotografico e documentario che racconta come il Comune affrontò questa emergenza».

Allarme e soccorsi

Il 10 luglio 1972 intorno alle 21 un nubifragio di eccezionale violenza investì per circa un’ora e mezza la media valle, allagando interi paesi, fra cui Albino. Per ore la strada provinciale della Valle Seriana fu impraticabile. Solo verso l’1 di notte i mezzi meccanici riuscirono a sgombrare i detriti che avevano inondato l’accesso al Cotonificio Honegger, riuscendo così poi a raggiungere e liberare anche gli altri Comuni alluvionati. Ad Albino l’alluvione causò anche un morto, una persona la cui casa, a Comeduno, fu spazzata via da un’ondata di fango. Una sessantina di scatti in bianco e nero permettono di rendersi conto della vastità dei danni provocati dall’evento. «I dipendenti comunali dell’epoca si preoccuparono anche di documentare i danni e i successivi interventi di ripristino – prosegue Terzi -. Si vedono strade divelte con l’asfalto sollevato, il sistema fognario danneggiato, i detriti e i cumuli di macerie in paese».

I ricordi dell’ex sindaco

In mostra ci sono anche diversi documenti. «Abbiamo recuperato in archivio i manifesti originali con le delibere del sindaco che invitata a non utilizzare l’acqua potabile e a fare la vaccinazione – spiega ancora il primo cittadino -. Ci sono anche le delibere del consiglio comunale e il rendiconto di fine mandato che documentano le spese sostenute». Un impegno straordinario per il Comune di allora. «Non esisteva la Protezione civile, ma il Comune di Albino era un ente già ben strutturato, con funzionari ed operai efficienti. Dovendo gestire numerosi servizi, gli operai comunali erano più numerosi rispetto ad ora. Il sindaco di quegli anni era l’avvocato Franco Bertacchi, che è ancora in vita, molto lucido ed operativo, e sarà presente all’inaugurazione della mostra». La mostra, visitabile gratuitamente, rimarrà poi aperta sino a sabato 1 ottobre, negli orari di apertura del municipio: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il sabato dalle 9 alle 12. «Dobbiamo entrare nell’ottica che eventi di questo tipo possono capitare ancora e con più aggressività – conclude Terzi -. Oltre a ricordare un’esperienza che mise a dura prova il nostro Comune, tutti dobbiamo informarci su rischi e prevenzione.

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