
Cronaca / Valle Seriana
Mercoledì 13 Agosto 2025
Selvino, i campanacci della discordia. Due sono spariti
LA POLEMICA. Prima le richieste di rimozione, ora presunti furti durante la notte: «Spero me li restituiscano».
Non finisce, sull’altopiano di Selvino, la polemica dei campanacci. Il caso che sta scaldando l’estate ha al centro le campane degli animali, che non mancano in un paese dove diversi piccoli allevatori resistono, ma quest’anno hanno infastidito alcuni villeggianti.
Necessarie per rintracciare asini e cavalli nel caso in cui si allontanino, ma fastidiose per il riposo di chi è in vacanza, le campane continuano a fare discutere. A innescare il caso era stata a fine luglio la lamentela ricevuta da Diego Ratti, allevatore di Selvino, a cui il Comune, a seguito delle lamentele di alcuni turisti, aveva chiesto di togliere i campanacci ai propri cavalli.
Anche dei furti
Nei giorni scorsi è andata peggio a Debora Acerbis, trentenne che lavora in fabbrica ma ha alcuni animali in una sua proprietà fondiaria ad Aviatico, dove ha recentemente subìto due furti. «Vado dai miei animali ogni mattina alle 5,30 e ogni sera alle 18, ho due cavalle, un mulo e quattro asinelli – racconta Debora –. Un paio di settimane fa, nella notte tra venerdì e sabato, è stata rubata la campana attaccata a una mia mula: sono sicura che la sera prima c’era, il mattino successivo non più». All’inizio Debora stentava a crederci: «Pensavo l’avesse persa, ho fatto più volte il giro di tutto prato, che è grande, ma non c’era. Ho iniziato così a pensare a un furto».
«Non li toglierò mai»
La conferma è arrivata dal ripetersi del medesimo episodio pochi giorni dopo. «Il mercoledì successivo, mentre io ero in vacanza, mio cugino mi ha riferito che una cavalla era senza campana. Per come sono legati i collarini, era impossibile che le perdessero, tanto meno due diversi a pochi giorni di distanza». Entrambi gli episodi si sono verificati in orario notturno, «anche perché di giorno i vicini avrebbero visto se qualcuno si fosse avvicinato».
A Debora in passato, già l’anno scorso, erano giunte lamentele sul suono dei campanacci. «Me l’avevano segnalato sia i proprietari di un albergo vicino, sia altre persone, ma io non le toglierò mai: i campanacci sono una garanzia per sapere dove sono gli animali nel caso in cui scappino. Ci sono costate duecento euro l’una, per cui spero che ci vengano riportate».
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