Con «Diamo i numeri» si scopre la bellezza della matematica

L’ASSOCIAZIONE. Nata nel 2018 da un gruppo di 15 volontari, tra gli obiettivi unire le generazioni. Lo strumento principale che utilizzano è il laboratorio.

La matematica può essere divertente e unire le generazioni. È questo l’obiettivo che vuole trasmettere l’associazione «Diamo i numeri», nata nel 2018 da un gruppo di 15 volontari matematici o appassionati di matematica che si sono messi insieme per permettere a tutti di accedere a questo affascinante mondo attraverso una serie di attività piacevoli e giocose.

«Ci siamo accorti delle difficoltà che si possono incontrare, soprattutto a livello scolastico, quando si parla di matematica e del suo apprendimento – racconta il presidente, Andrea Spinelli -. Ma la matematica è bella e interessante, quindi abbiamo pensato che fosse importante dedicarci alla sua divulgazione e comunicazione perché non venga più percepita come un ostacolo».

Un linguaggio comune

I volontari dell’associazione hanno età molto diverse tra loro, vanno dai 26 ai 70 anni. «La matematica ha separato le barriere tra le generazioni e si è dimostrata essere un linguaggio comune». Le persone più esperte del gruppo sono insegnanti ormai in pensione, che si sono sempre dedicati a questa parte di formazione e di ricerca di metodologie e attività che possano essere stimolanti per i più piccoli. Gli altri sono giovani professionisti interessati a far conoscere il mondo della matematica, che li appassiona, anche ad altri.

Lo strumento principale che utilizzano nelle loro proposte è il laboratorio di matematica, presente anche nelle indicazioni nazionali per il primo ciclo di studi.

«L’idea è quella di far uscire la matematica dal problema e non viceversa. Partiamo quindi sempre da una situazione problematica vera, alla quale va trovata una risposta o una soluzione se esiste. Lasciamo poi totalmente spazio alla creatività e all’immaginazione dei piccoli. Nel momento finale si allestisce uno spazio di discussione collettiva per far emergere tutti i diversi punti di vista e le differenti strategie. Il compito dell’insegnante è quello di un direttore d’orchestra che deve saper valorizzare quello che emerge per fare poi una sintesi che sia davvero collettiva».

La soluzione al problema

Attività di gruppo, che si inseriscono nel solco del cooperative learning, all’interno delle quali ogni partecipante ha un ruolo e tutti collaborano per trovare la soluzione al problema. «Quando proponiamo le attività ci sono diverse reazioni: i piccoli si buttano e non hanno paura di sbagliare, si divertono anche perché le attività sono manipolative e ludiche. Alla fine ci dicono che non hanno fatto matematica, anche se invece l’hanno fatta dall’inizio alla fine. Gli adulti fanno più fatica a mettersi in gioco, a volte si sentono più bravi rispetto ai bambini, anche se in realtà capita spesso che le intuizioni dei piccoli siano quelle vincenti».

Dopo la pausa estiva, nei prossimi giorni l’associazione riprenderà le proprie attività che nell’anno scolastico 2022/2023 hanno registrato un ottimo successo. «Abbiamo svolto più di 320 ore di volontariato tra laboratori in classe e formazione per gli insegnanti, intervenendo all’interno di dieci Istituti comprensivi della città e della provincia. Ma abbiamo anche proposto iniziative aperte a tutta la cittadinanza, in particolare agli adulti: quattro laboratori matematici e quattro serate divulgative all’interno della sede della Social Domus».

Le iniziative in programma

Con l’avvio dell’anno scolastico ripartiranno sia i laboratori nelle classi della scuola primaria e della secondaria di primo grado, sia la formazione rivolta ai docenti per l’uso di metodologie che avvicinino i più piccoli al mondo dei numeri. «Ripartiremo anche con i percorsi fuori dalle scuole. In particolare collaboreremo con il Servizio bibliotecario urbano all’interno del percorso “Ci incontriamo in un libro” durante il quale cureremo un ciclo di sei pomeriggi a tema “Crescere con i numeri” rivolti a bambini dai 4 agli 8 anni. Partiremo dalla lettura di un libro matematico per poi arrivare a proporre giochi e laboratori».

Novità di questo settembre è l’avvio di una collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia per il progetto «Stem in genere», che vuole sensibilizzare gli studenti sugli stereotipi di genere in ambito scientifico e matematico. Per saperne di più visitare il sito diamo-i-numeri.it.

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