Dal lavoro inclusione sociale per le persone con disabilità

Il convegno Sabato 30 aprile al Teatro Qoelet di Redona incontro nazionale organizzato dall’Anffas di Bergamo. Il presidente Tripodi: attività essenziale per garantire autostima e cittadinanza.

«Lavoro e disabilità. Un punto di incontro»: è questo il titolo del convegno nazionale organizzato da Anffas Bergamo per questo sabato 30 aprile dalle 8,30 alle 14 al Teatro Qoelet di Redona. Sarà l’occasione per aprire un dibattito, con professionisti e studiosi oltre che attraverso le testimonianze dirette delle persone coinvolte, sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. «Come Anffas riteniamo che il tema del lavoro sia molto delicato, ma essenziale per la vita delle persone che attraverso il lavoro recuperano l’autostima e si sentono a tutti gli effetti cittadini. Il lavoro garantisce a tutti gli effetti l’inclusione sociale», spiega il presidente di Anffas Bergamo Domenico Tripodi.

Con le realtà territoriali

Per questo motivo l’associazione Anffas provinciale, in collaborazione con il livello nazionale e con numerose realtà territoriali, ha scelto di promuovere un convegno per aprire un confronto su questo tema in occasione di Bergamo Capitale italiana del volontariato 2022. «Non si parla volentieri di persone con disabilità intellettiva all’interno del mondo del lavoro, perché si ritiene che non possano lavorare – prosegue Tripodi -. Invece, le esperienze che abbiamo avuto modo di verificare dimostrano il contrario. Durante il convegno porteremo quindi storie concrete di persone con disabilità intellettiva che stanno lavorando, qualcuno da più di vent’anni e qualcun’altro da quattro o cinque anni».

Il valore del lavoro

Un convegno che arriva al culmine di un percorso che per alcuni anni ha realizzato ricerche e indagini, incontrando lavoratori e cooperative sociali ma anche imprese profit, e che ha portato anche alla realizzazione di un libro («L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità intellettiva», edito da Vannini Scientifica) per approfondire la questione attraverso molteplici sguardi. «In questi anni di lavoro abbiamo incontrato esperienze concrete, del mondo profit e del mondo non profit, di attuazione della legge 68/1999, integrandole con il contributo della sociologia allo sviluppo del tema dell’inclusione lavorativa e dell’impatto che può portare nei contesti familiari, sociali e lavorativi. Questo lavoro ci ha portato a scoprire che le persone con disabilità sono a tutti gli effetti delle risorse per il contesto lavorativo, svolgono il lavoro assegnato e spesso lo fanno automigliorandosi. È chiaro che noi abbiamo solo pochi casi, potrebbe essere interessante in futuro fare un’indagine a tappeto».

Il programma

Il convegno si aprirà alle 9 con i saluti istituzionali, e sarà preceduto da una colazione a buffet servita da alcune persone con disabilità che lavorano all’interno della Cooperativa Namastè a partire dalle 8,30. Seguiranno poi gli interventi del prof. Lizzola, del prof. Bodega, dell’avvocata Grisa, del prof. Moscatelli e della prof.ssa Vinci. Dopo un momento di coffee break con intermezzo musicale, riprenderanno gli interventi con il presidente della Provincia Gandolfi, la dott.ssa Bordoni, la fondazione Adecco, il dott. Malandrini. Il convegno proseguirà dando voce ai protagonisti, con una serie di interventi coordinati dalla giornalista Sabrina Penteriani, per concludere con una sintesi dei lavori da parte del presidente nazionale di Anffas, Roberto Speziale. «Ad aspetti di carattere scientifico si alterneranno alcune riflessioni sulle attività lavorative svolte dalle persone con disabilità: parleremo di aspetti normativi, ma anche dell’importanza di formare i lavoratori che interagiranno con le persone con disabilità perché li trattino come veri e propri compagni di lavoro. E tutta questa teoria sarà poi concretizzata da testimonianze dirette». L’incontro verrà anche trasmesso in diretta streaming su Zoom e su YouTube. Per la partecipazione in presenza è richiesta l’iscrizione. Per maggiori informazioni visitare il sito www.anffas.bg.it.

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