
Volontariato / Pianura
Giovedì 24 Luglio 2025
«Libera la Festa» crea un luogo di accoglienza e senza confini
La 16ª edizione. Quattro serate fino al 26 luglio a Osio Sopra, oltre venti band da tutta Italia, una cucina d’eccellenza, attività per i più piccoli, espositori e stand di associazioni del territorio
Quattro sere, oltre venti band provenienti da tutta Italia (ma non solo), una «cucina d’eccellenza», birre artigianali e vini locali, ma anche attività per i più piccoli, espositori e stand di associazioni del territorio: Libera la Festa è tornata, fino al 26 luglio a Osio Sopra, per la sua sedicesima edizione. Come sempre «l’obiettivo è creare un luogo, senza confini e selezione all’ingresso, vocato all’accoglienza, all’ospitalità e alla condivisione», racconta il suo presidente Fabrizio Cadei, 42enne originario di Osio Sopra e oggi di casa a Segrate. Passano gli anni ma la voglia di stare insieme, di trovarsi e riconoscersi in un gruppo (che il 25 aprile 2012 è diventato una vera associazione) è rimasta la stessa di quando «le giornate passavano fra schiamazzi e partite a calcetto».
Le prime collaborazioni È stato allora che una quindicina di ragazzi, «nell’ambito della progettualità delle Politiche giovanili territoriali e accompagnati da educatori attenti», è nato il tutto: «Ci furono le prime collaborazioni con le associazioni del territorio, la prima festa nel parcheggio, la seconda festa nel parcheggio e poi, finalmente - ricorda - la nostra prima festa in una vera area feste tutta per noi». Da quel momento Libera la Festa c’è sempre stata, ogni estate, con i suoi volontari (oggi sono circa 120, di diversa età e provenienti non più solo da Osio, mentre i soci sono una sessantina) e la sua musica, ma anche e soprattutto con quel desiderio di «far vivere un’esperienza di qualità che non dipendesse per forza dai numeri o dai grandi nomi»: «Siamo cresciuti ma abbiamo sempre cercato di puntare sulla qualità – continua –. Ogni anno vogliamo regalare qualche sorpresa. Molti partecipano al festival senza magari nemmeno conoscere la programmazione, perché sanno che dietro c’è una selezione accurata delle band e un’attenzione agli aspetti artistici, alle quali si è aggiunta poi una sensibilità anche rispetto all’offerta gastronomica e delle bevande».
L’edizione di quest’anno, curata da Matteo Lodetti e «Nat» Vigorelli e che prevede la presenza di due palchi coperti, non fa eccezione. Dopo l’apertura ieri con, fra gli altri, i C+C Maxigross e Carmelo Pipitone, oggi le protagoniste saranno le band svizzere Yalla Miku e Cyril Cyril. Domani la serata curata da Bergamo Sottosuolo, con diverse band, tra i quali si distinguono i Gazebo Penguins. Sabato l’appuntamento con il Brembeat ‘n roll in collaborazione con Otis Tours. Presenti (anche) i Surfin Lungs dall’inghilterra e i The Jackets dalla Svizzera. E a chiudere le serate saranno i silent dj set in cuffia, un modo originale oltre che efficace – sorride Cadei – «per continuare a far festa fino a tardi, senza disturbare chi il territorio lo vive».
Attenzione al contesto, quindi, ma anche all’ambiente perché «la missione è di creare un evento che non solo intrattiene, ma che educhi e ispiri i partecipanti a vivere in modo più responsabile e sostenibile». Tante le attenzioni messe in campo in tal senso. Si va dalla campagna sui social per promuovere l’uso della bicicletta per raggiungere il festival fino alla collaborazione con RE-CIG, la prima e unica azienda in Italia e in Europa autorizzata alla raccolta e al riciclo dei mozziconi di sigaretta. E una volta concluso il festival estivo? Sono tante le collaborazioni che impegnano l’associazione durante l’anno e che la vedono a fianco di altri soggetti, «sempre attiva – conclude il presidente – nella promozione di iniziative culturali e di tutela ambientale, oltre che a supporto delle Politiche giovanili del territorio».
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