Il castello perduto del Canto Alto
Tracce scovate negli scavi per la croce

di Sabrina Penteriani

Sulla cima del Canto Alto un tempo c’era un castello. È una storia molto antica, riaffiorata dopo un lungo oblio, come spesso accade, durante gli scavi per la costruzione di un monumento

Sulla cima del Canto Alto un tempo c’era un castello. È una storia molto antica, riaffiorata dopo un lungo oblio, come spesso accade, durante gli scavi per la costruzione di un monumento: la croce che da 35 anni domina dall’alto le terre bergamasche, in un punto dal quale si gode di un bellissimo panorama, fatta di un traliccio metallico, alta 32,5 metri, opera dei gruppi locali dell’Associazione nazionale alpini.

Dall’inizio del Novecento c’erano state altre due croci, la prima costruita nel 1902, con un basamento in muratura e una cappella, andata in rovina nel giro di mezzo secolo, infine distrutta da un forte temporale nel 1948; la seconda fu eretta nel 1952, dedicata ai caduti delle guerre mondiali; anche questa, colpita ripetutamente da fulmini, a un certo punto crollò.

Ed ecco quindi, nel 1979, i nuovi lavori per la terza croce: e fu allora che affiorarono i resti di un’antica fortezza. La ricerca proseguì e portò alla luce una struttura complessa: non una semplice torre, ma un edificio con più stanze, che poteva ospitare un presidio militare anche per un lungo periodo. Del resto la vetta del Canto Alto era l’ideale per costruire una fortezza militare.

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