«Adoro la montagna, il cappuccino e la scarica di adrenalina del confronto con l’inusuale»

BergamoScienza. Il premio Nobel per la fisica Andre Geim ha aperto la ventesima edizione della manifestazione, lo abbiamo intervistato.

Lo incrociamo al bancone del bar di Nxt Station a Bergamo, in Piazzale Alpini, che quest’anno è diventato il campo base di BergamoScienza. Sotto il tendone è in corso l’inaugurazione, Andre Geim, premio Nobel per la fisica nel 2010 per i suoi studi rivoluzionari sul grafene, tra pochi minuti salirà sul palco per la lectio magistralis che aprirà ufficialmente la ventesima edizione della manifestazione.

Ha appena ordinato un cappuccino, ci sorride e ci confida che è la sua bevanda preferita, che in giro per il mondo lo prende da Starbucks, ma quello fatto in Italia è tutt’altra cosa. Ci sediamo per fare due chiacchiere, gli evito la domanda sulle potenzialità future della sua scoperta, il grafene e invece gli chiedo di spiegarci il suo metodo di ricerca a dir poco inusuale.

Ci parla delle «Friday Night Experiments», serate in cui insieme ad altri scienziati si lancia in sperimentazioni in campi della scienza diversi da quelli in cui si è specializzato e in cui assume un approccio non professionale ma quasi amatoriale. «Saltare in aree che per me sono inusuali - ci dice-, mi permette di approcciarmi alla materia con un punto di vista nuovo o comunque differente da quello convenzionale e di avere quella scarica di adrenalina che mi porta a divertirmi».

Un approccio che Geim consiglia a tutti, in ogni campo lavorativo. Dedicarsi a nuove aree di interesse serve anche per scansare la noia che qualche voglia attanaglia la vita quotidiana.

Guarda qui l’intervista.

Tic Tac. BergamoScienza: il Nobel Geim, sguardo inusuale sul mondo. Video di Roberto Vitali

Poi ci racconta della a passione per la montagna e alla richiesta di consigliarci una lettura ci dice che «Breve storia del corpo umano. Una guida per gli occupanti» di Bill Bryson è meraviglioso adatto a professionisti come ai ragazzini a chiunque abbia anche un minimo interesse per la scienza. Ci salutiamo ma prima di salire sul palco chiede se ha ancora qualche minuto, per un altro cappuccino.

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