«Grazie caro nonno che mi hai portato a scuola ogni giorno, per cinque anni»

La lettera La bella lettera mandata a L’Eco di Bergamo da Emma che in questo modo ha voluto ringraziare il nonno per averla portata a scuola tutti i giorni dei cinque anni di scuola elementare.

«Buongiorno, sono Emma Ghezzi di Sarnico, ho undici anni e vi voglio raccontare cosa ha fatto di speciale per me mio nonno paterno Attilio».

Emma chiama L’Eco di Bergamo e racconta. Ha da poco concluso il ciclo della scuola primaria a Clusane d’Iseo, sponda bresciana del Sebino, e a settembre inizierà la prima media a Sarnico. Dice che deve assolutamente raccontare quanto è speciale il suo nonno. Ma cosa ha fatto Attilio per meritare tanta attenzione e riconoscenza da sua nipote?

Il signor Attilio, 65 anni, muratore ancora in attività, per ben cinque anni ha scarrozzato in auto la sua Emma, due volte al giorn,o da Sarnico alle elementari di Clusane, il mattino alle 8 e alle 16,30 per il rientro a casa. Tutti i santi giorni.

All’età di sei anni Emma da Capriolo si era trasferita a Sarnico, ma non essendoci nella cittadina del basso lago bergamasco il tempo pieno, mamma Elena Martinelli e papà Ronny l’hanno iscritta nel paese bresciano, contando sull’aiuto di nonno Attilio che si è preso l’impegno, e l’onere, di portare avanti e indietro la nipotina con la sua vecchia Mitsubishi Pajero. «Non solo mi portava a scuola, ma ogni mattina per colazione mi portava le brioche della pasticceria e anche per merenda quando veniva a prendermi nel tardo pomeriggio» racconta Emma con gli occhi che le brillano, aggiungendo compiaciuta e orgogliosa che «il lunedì e mercoledì si prendeva pure la briga di portarmi al corso di tennis a Sarnico». In questi giorni Emma, che ha una sorellina, Emilia di cinque anni, si trova a Tavernola, a Cambianica, dai nonni materni, Mina e Michele, che si prendono cura di lei durante le vacanze estive. Frequenta il Cre dell’oratorio dove la porta e la va a prendere nonna Mina ed anche ai suoi amici ha voluto raccontare cosa ha fatto per lei per cinque anni nonno Attilio. «Ho proprio dei nonni speciali e non voglio far torto a nessuno, nemmeno a nonna Cinzia, che libera dal lavoro, ci riempie di attenzioni», conclude la ragazzina che ha voluto far conoscere questo gesto d’amore.

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