Il giovane antifranchista ucciso in Spagna
La salma torna a Lovere dopo settant’anni

La storia di Elio Ziglioli su «L’Eco di Bergamo» in edicola oggi: morì a Castellar del Vallès, non lontano da Barcellona, quando aveva solo 22 anni, mentre combatteva tra le fila della guerriglia antifranchista. Grazie all’interessamento di storici spagnoli, della famiglia e del Comune di Lovere, i suoi resti sono stati restituiti ai parenti.

Non lontano dal monumento ai Tredici martiri, i partigiani fucilati dai nazifascisti nel dicembre 1943, oggi, lunedì 13 maggio, nel cimitero di Lovere verranno tumulate le spoglie di Elio Ziglioli, un giovane anarchico che morì ucciso in Spagna nel 1949, a soli 22 anni, mentre combatteva tra le fila della guerriglia antifranchista a Castellar del Vallès, non lontano da Barcellona.

La sua storia è rimasta per quasi settant’anni anni occultata tra le ossa di una fossa comune da cui ora è finalmente riemersa grazie all’intuito e alla perseveranza delle autorità e degli storici spagnoli che hanno trovato nei suoi famigliari e nell’amministrazione comunale di Lovere la collaborazione per dare degna sepoltura a quel giovane partito dall’Alto Sebino carico di ideali di libertà, uguaglianza e fraternità. Ziglioli potrà così essere ricordato come un «maquis» della Catalogna, un termine che deriva dalla lingua corsa per indicare un bosco fitto e usato per denominare i gruppi armati francesi che lottavano contro l’occupazione nazista. Un altro partigiano, insomma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA