Lago d’Iseo, riparte la stagione
I sindacati: «Rischio sciopero»

Le segreterie regionali dei trasporti di Cgil e Cisl, insieme alla Rsu aziendale, denunciano «la reticenza e la mancanza di volontà di prendere in considerazione le richieste dei lavoratori»

Riparte la stagione turistica sul Sebino e Navigazione Lago d’Iseo, di concerto con l’Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro e Regione Lombardia,  ha deciso, oltre che di ripartire con le tratte dei battelli, di ampliare l’offerta di trasporto pubblico su motonave. Filt Cgil e Fit Cisl della Lombardia ritengono però che la scelta non tenga in dovuto conto le condizioni richieste dai lavoratori relative a orari, riposi, indennità, bigliettazione e avanzamenti di carriera.

Le segreterie delle due categorie sindacali hanno inviato una lettera, indirizzata oltre che all’azienda, alle autorità di bacino, alle commissioni di garanzia e a tutti i comuni delle sponde bergamasca e bresciana, nella quale si rende noto l’avvio della procedura di raffreddamento, passaggio obbligatorio in base alla legge sugli scioperi prima di giungere alla mobilitazione.

Le segreterie regionali dei trasporti di Cgil e Cisl, insieme alla Rsu aziendale, denunciano «la reticenza e la mancanza di volontà di prendere in considerazione le richieste dei lavoratori» (49 in forza alla flotta sebina), richiedono un incontro proprio per scongiurare la proclamazione dello sciopero, che secondo il sindacato si renderebbe necessario «per i criteri e la composizione dei turni di servizio, assunti senza un confronto con la rappresentanza sindacale; le competenze dei turni di servizio, non comprese nel contratto collettivo di lavoro; per le continue modifiche all’orario di lavoro non concordate; al mancato rispetto per le progressioni di carriera; alle modalità di gestione e custodia del denaro incassato e al richiamo del personale in ferie o in riposo, senza accordo sulla remunerazione».

«La contestuale chiusura della strada sulla sponda bergamasca e l’avvio di una stagione turistica già segnata dalle vicende dell’epidemia – sottolineano Pasquale Salvatore di Fit Cisl e Stefano Sapienza di Filt Cgil Lombardia -, non dovrebbero essere sufficienti a giustificare decisioni qualunque esse siano senza la partecipazione e l’accettazione di cambiamenti sostanziali da parte dei lavoratori. Ci auguriamo per il bene dell’azienda, dei lavoratori e dell’utenza, che un prossimo e proficuo incontro possa far avvicinare le parti e si possa trovare il giusto equilibrio tra le posizioni».

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