L’elisoccorso presenta il conto: 3 casi
Se non è necessario ticket fino a 780 €

Il rischio - e ad ammetterlo sono anche gli stessi soccorritori - è che qualcuno veramente in difficoltà, magari in alta montagna, possa decidere di non chiamare il 118 nel timore di dover poi essere costretto a pagare il servizio dell’elisoccorso.

Che è gratuito per tutti, tranne per i casi, limitati, in cui il medico e il tecnico del Soccorso alpino concordano nello stabilire che il paziente in realtà non necessitava di alcuna cura. Era magari solo stanco. E, in questi casi, l’elisoccorso manda a casa una fattura, che può arrivare a un massimo di 780 euro. Con lo sconto se si è lombardi. Casi del genere sono stati, da gennaio nella Bergamasca, soltanto tre.

«E non sarebbero stati di più, all’anno, anche in passato, se la normativa in questione fosse stata già operativa», sottolinea Oliviero Valoti, direttore dell’articolazione aziendale territoriale del 118 di Bergamo. Queste persone, in tutti i casi escursionisti semplicemente stanchi e rei di aver tenuto una condotta negligente - e che non necessitavano, quindi, di cure mediche - hanno ricevuto una fattura per la «compartecipazione alle spese» per essere state soccorse dall’elicottero del 118.

Entro fine giugno, gli elicotteri dell’Areu potranno atterrare di notte su 50 aree del territorio (come i campi da calcio), collegate alla centrale operativa: 50 aree che più avanti diventeranno 100. Inoltre verrà messo in servizio un secondo mezzo per l’elisoccorso notturno, che farà base all’ospedale di Brescia e che va ad aggiungersi a quello di base a Como. «Bergamo - spiega Valoti - è una provincia centrale della Lombardia, quindi a seconda dei casi potrà usufruire sia dell’elicottero di ovest che di quello di est».

Le aree per l’atterraggio individuate nella Bergamasca sono ad Adrara San Martino, Ardesio, Cene, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Rota d’Imagna, Selvino, Serina e Valbondione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA