Reti da pesca abusive nel Sebino
Altre due recuperate a -55 metri
Sabato a Tavernola la Guardia Costiera Ausiliaria Centro operativo del Sebino, in collaborazione con il gruppo diving Ncd di Gorle, la Polizia Provinciale e i guardiapesca della Fipsas, ne hanno recuperate due, portando il totale a sei. Erano abbandonate al largo di Tavernola, in un tratto di lago prospiciente la caserma dei carabinieri, proprio dove morì Canini.

Il gruppo che ha recuperato le reti abusive
Le reti erano a circa 55 metri di profondità, individuate dai sommozzatori del gruppo Ncd . Come da prassi, i sommozzatori hanno segnalato la presenza delle reti abusive a Diego Nolli, il capo centro operativo della Guardia Costiera Ausiliaria: «Una volta ricevuta la segnalazione - spiega Nolli - abbiamo allertato la Polizia provinciale che ha fornito il supporto per recuperare, catalogare e poi smaltire le due reti: erano lunghe circa 50/60 metri ciascuna con un’altezza di 70/80 centimetri». L’operazione è stata abbastanza complessa. Ecco il link con il video delle fasi preparatorie del recupero-
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